Lipari, contenzioso da 34 milioni di euro?

Lipari, contenzioso da 34 milioni di euro? Interrogazione del Sen. Nino Randazzo (PD-Ulivo) al Presidente del Consiglio dei ministri e i Ministri dell'economia e delle finanze e dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . Questo il testo: “Premesso che: uno dei problemi ambientali delle isole Eolie, nominate Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO e a breve Parco nazionale, è rappresentato dalla mancata depurazione dei reflui nelle isole di Lipari e Vulcano; in particolare, solo nell'isola di Lipari esiste un semplice pre-trattamento, peraltro attualmente non funzionante, abilitato a depurare i reflui di una popolazione inferiore a 10.000 abitanti; l'isola di Lipari, invece, così come certificato dall'ufficio del Commissario delegato per la Regione Siciliana, in riferimento alla nota del Dipartimento regionale programmazione prot. N. 3771 del 3 ottobre 2003, è una località che pur essendo un agglomerato con popolazione residente inferiore a 15.000 abitanti supera abbondantemente la soglia dei 10.000 per effetto della popolazione turistica fluttuante; la suddetta certificazione fa seguito ad un accertamento condotto utilizzando i dati relativi alla produzione mensile di rifiuti per l'anno 2002, i dati contenuti nel Piano regionale di risanamento acque e i piani d'ambito approvati; essendo Lipari una località con popolazione superiore ai 15.000 abitanti, anche se fluttuante, secondo quanto stabilito dal decreto legislativo 152/1999, modificato dal decreto legislativo 258/2000, e dalla circolare 19906 del 4 aprile 2002 della Regione Siciliana, avrebbe dovuto adeguare i suoi impianti entro il 31 dicembre 2004; il mancato adeguamento degli impianti di depurazione sta compromettendo seriamente la salute della popolazione residente, l'ambiente e l'economia locale; sebbene il Comune di Lipari si fosse mosso per tempo, ora ci si sta addentrando in un contenzioso che potrebbe bloccare la situazione, con riflessi gravissimi per l'ambiente e l'economia locale; nell'aprile del 2000, l'allora Sindaco, dottor Michele Giacomantonio, preso atto del decreto con cui la Regione Sicilia aveva disposto un finanziamento per la realizzazione di un depuratore nel comune di Lipari e del fatto che tale finanziamento era rimasto fino ad allora inutilizzato, e che comunque erano in corse trattative tra la Regione Siciliana e il Governo nazionale per un Accordo di programma quadro relativo al problema dell'acqua, pubblicava un bando, aggiudicato a un raggruppamento temporaneo di imprese capeggiato dalla Lotti s.p.a., per un progetto relativo al ciclo dell'acqua (produzione di acqua, ciclo fognario e depurazione delle acque reflue con riutilizzo a scopi non umani) per tutte le isole del Comune; il sindaco dell'epoca, forte di tale documentazione, fece richiesta alla Regione ed al Ministero dell'ambiente per ottenere i finanziamenti; il suo successore, attuale Sindaco di Lipari, dott. Mariano Bruno, insediatosi dal novembre 2001, nell'agosto 2002 era nominato Commissario di Governo e fra le priorità del decreto di nomina c'era il rifornimento idrico delle contrade di Lipari e cioè Pianoconte, Quattropani, Acquacalda; considerato che: la Sogesid, società per la gestione degli impianti idrici spa, nel maggio 2004, manifestava interesse per il ciclo dell'acqua del comune di Lipari e redigeva una programmazione specifica che, però, provocava un contenzioso fra l'ATO 5 di Messina ed il Ministero dell'ambiente; nel luglio 2004 veniva disposto un primo finanziamento al Comune di Lipari di 6 milioni di euro per il depuratore seguito da ulteriori stanziamenti che ammontano a oltre 34 milioni di euro; finalmente, dopo circa cinque anni, nel gennaio 2007 il Sindaco-Commissario comunicava che il Comune di Lipari era in possesso di un progetto preliminare per il ciclo dell'acqua redatto dall'associazione temporanea di imprese Lotti spa ed altri; a fine aprile 2007, durante la scorsa campagna elettorale per il rinnovo dell'amministrazione comunale, si è tenuta una conferenza di servizio al Ministero dove sono state chieste al raggruppamento temporaneo di imprese capeggiato dalla Lotti s.p.a. alcune integrazioni, che sono state consegnate dai progettisti al Comune nei primi giorni di luglio; recentemente il Sindaco di Lipari, nelle vesti di Commissario straordinario, ha dato un incarico alla Sogesid, senza espletare alcuna gara in parziale sovrapposizione al contratto in corso tra il Comune di Lipari e il raggruppamento temporaneo di imprese capeggiato dalla Lotti s.p.a.; si chiede di sapere: se il Presidente del Consiglio dei ministri e i Ministri in indirizzo siano a conoscenza dei fatti esposti in premessa; quali urgenti provvedimenti si intendano adottare al fine di dotare l'isola di Lipari di un impianto di depurazione delle acque reflue adeguato alle esigenze del territorio nel rispetto delle norme nazionali ed europee vigenti; se non si ritenga opportuno disporre urgenti controlli al fine di verificare i danni che fino ad oggi il mancato funzionamento del depuratore ha causato all'ambiente, in particolare al mare, e alla salute pubblica e, se rilevati, quali urgenti iniziative si intendano adottare per la loro eliminazione; se, anche in considerazione dell'alta vocazione turistica dell'isola di Lipari, non si ritenga opportuno prevedere un costante monitoraggio ambientale dell'area; se non si ritenga che la grave situazione determinatasi nell'isola di Lipari rappresenti un grave danno anche per l'intera economia del territorio, soprattutto in considerazione del fatto che la mancanza di un depuratore a norma non consente alle nuove attività ricettive, turistiche e residenziali, in corso di realizzazione, di allacciarsi alla rete fognaria; quale sia il motivo per cui la Sogesid, commissariata (per effetto dell'art. 1, comma 503 e 504, della legge finanziaria per il 2007) per renderla strumentale alle esigenze e finalità del Ministero dell'ambiente anche tramite fusione per incorporazione con altri soggetti, società e organismi di diritto pubblico che svolgono attività nel medesimo settore, ha voluto inserirsi in un percorso già delineato ed avviato e quasi a conclusione, complicandone fortemente l'iter; se, inoltre, l'incarico alla Sogesid non sia in contrasto con le norme sugli appalti, e la convenzione sia illegittima sotto molteplici aspetti (Testo unico degli appalti, regolamento d'attuazione e Autorità di vigilanza prevede che la figura del supporto al responsabile unico del procedimento è incompatibile con quella di progettista e direttore dei lavori); se sia vero che la Sogesid, che è una società pubblica, viene pagata come una società privata (in contrasto con lo spirito della legge 109 che prevede la progettazione da parte dei soggetti pubblici non pagata a tariffa, bensì ex art. 18, cioè con l'incentivo del 2% che viene distribuito tra i componenti l'ufficio, e che non può superare l'importo dello stipendio) e pertanto non producendo alcun risparmio rispetto al mercato; se, alla luce dei fatti esposti, non si ritenga opportuno non concedere una proroga della nomina di Commissario al Sindaco di Lipari prevista per il 31 dicembre 2007.

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 12/4/2007

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