Monumenti funerari di età romana a Lipari

Monumenti funerari di età romana a Lipari Gazzetta del Sud Peppe Paino Lipari La scoperta risale, ufficialmente, al giugno del 2008 ma la notizia è, di fatto, di dominio pubblico solo da ieri. Da quando è stata pubblicata, tra atti e ordinanze varie, sul sito istituzionale del Comune di Lipari. «Importanti monumenti funerari di età romana del II secolo dopo Cristo e una stratigrafia archeologica che conserva la documentazione relativa a strutture e necropoli di età greca (V-IV a.C.) e al villaggio presistorico di età Neolitica (cultura di Diana fine V millennio a.C.) «sono stati rinvenuti e occupano l'area privata di contrada Diana di Giuseppe Li Donni e figli». Questo quanto risulta, in sintesi, dalla relazione sull'interesse culturale del sito, redatta dal funzionario direttivo della Soprintendenza di Messina, Maria Clara Martinelli, firmata dal direttore Giovanna Bacci e dal Soprintendente Gianfilippo Villari, sul quale il 13 giugno del 2008 è stato apposto con decreto dirigenziale dell'assessorato Regionale ai beni culturali il vincolo per interesse archeologico. Un vincolo che comunque non ha impedito, se non per i necessari tempi burocratici, lo svolgimento dei lavori di demolizione e ricostruzione di un fabbricato esistente all'interno della proprietà. Ciò anche per la massima trasparenza e collaborazione con la Soprintendenza da parte dei privati, i quali, anzi hanno finanziato, per quanto possibile, a loro spese gli scavi della stessa Soprintendenza per consentire di portare alla luce i resti archeologici. Scavi che però dovranno essere completati con finanziamenti regionali per un'area che, come d'accordo con la famiglia Li Donni, diventerà un giorno fruibile ai visitatori attraverso un passaggio. Le indagini archeologiche hanno accertato - si legge nella relazione - la presenza di un muro, in lastre di pietra poste in verticale consolidate con l'impiego di malte, in ottimo stato di conservazione, formante un perimetro a pianta rettangolare, lungo su un lato 14 metri e sull'altro 9 metri. «La tecnica – si precisa nella relazione - denota una manifattura di età romana e la struttura si delinea come un recinto funerario o un monumento in area di necropoli». Addossate sul lato esterno, inoltre, alcune tombe, del tipo cappuccina fatte con lastre di terracotta o tegole o parti di anfore, e del tipo in muratura a pianta rettangolare e del tipo a sarcofago litico. Le strutture murarie sono della stessa tipologia di altre rinvenute a Lipari, sempre di età romana del II secolo d.C. attualmente fruibili all'interno dell'area archeologica di contrada Diana. Il sito, secondo gli esperti, rappresenta dunque, un ulteriore tassello storico, importante ai fini della conoscenza storica e topografica della Lipari greca e romana.

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 8/7/2009

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