Anche quest’anno le isole Eolie sono state prese d’assalto da orde di turisti alla ricerca di qualche giorno di assoluto relax o attirati dagli splendidi panorami che caratterizzano l’arcipelago, non solo, in realtà, durante la stagione estiva. Ma se proprio questo frenetico turismo, conentrato in pochi mesi, rappresentasse un pericolo per “l’incolumità” delle isole stesse? Allora si dovrebbe, e in effetti si deve, provvedere all’adeguamento del personale, dei locali e alla modernizzazione degli impianti, il tutto ovviamente nel massimo rispetto degli ambienti e della natura circostante. In particolare il Prof. Enzo Boschi, ai tempi presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, ha già da tempo messo in evidenza la condizione critica di Panarea, per la quale egli propone di diluire il turismo nei restanti periodi dell’anno valorizzando la montagna e miglioranto i collegamenti com Milazzo e Napoli. Inoltre, sempre a detta del noto geofisico, durante la stagione estiva “«…» barche di ogni tipo e dimensione attraccano, senza il minimo rispetto delle regole esistenti, nei luoghi che ritengono più opportuni,scaricando maree di immondizia «…»”, contribuendo al cambiamento irreversibile di zone interessanti come Calajunco e la zolfatara.
Rispetto a quando queste parole sono state pronunciate un radicale cambiamento e un’attiva modernizzazione hanno caratterizzato il rinnovamento delle isole, ma ancora oggi è necessario cambiare prima di tutto la mentalità di tutti quegli irrispettosi turisti che considerano il magnifico arcipelago solo come sede momentanea di vacanze e non, invece, come patrimonio di tutti.
Di Carlo Cimellaro
Data notizia: 7/25/2014
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