La Sala del Medioevo

La Sala del Medioevo La Sala del Medioevo, aperta da una quindicina di giorni al pubblico, è uno spazio di grande interesse storico-artistico che rende ancora più ricchi i Musei Capitolini. La Sala del Medioevo si trova al primo piano del Palazzo dei Conservatori nel cinquecentesco ambiente dell'antico Archivio Capitolino. Protagonista indiscussa della Sala è la Statua di Carlo I d'Angiò, re di Sicilia e Senatore di Roma, attribuita ad Arnolfo di Cambio, scultore e architetto toscano. Originariamente dipinta con colori brillanti e impreziosita da dorature, era l'elemento più significativo di un Monumento onorario dedicato al sovrano angioino in Campidoglio intorno agli anni 1275-1277 e probabilmente realizzato nel periodo in cui Carlo d'Angiò ottenne per la seconda volta il titolo di Senatore di Roma, tra il 1268 e il 1278. Alcuni studiosi sono convinti che la scultura fosse destinata ad essere collocata all'interno della grande aula medioevale del primo piano del Palazzo Senatorio, attuale Aula di Giulio Cesare, dove il Senatore o un vicario amministrava la giustizia civile e penale. La statua del re, ricavata da un elemento architettonico antico, è esposta al pubblico accanto al frammento marmoreo di arco gotico decorato con una figura a rilievo di Trombettiere. Carlo I d'Angiò è raffigurato seduto su un trono pieghevole privo di schienale, decorato con due teste di leone. E’ abbigliato con una lunga veste ed un ampio mantello originariamente dipinto di azzurro e decorato con i gigli dorati, colori ed emblemi della casa reale di Francia e d'Angiò. Sul capo ha una preziosa corona. Nelle mani, modificate in occasione di un restauro del tardo Quattrocento, impugnava uno scettro o una corta spada e il globo, simbolo del potere. Nella sala sono allestite altre opere che contribuiscono ad illustrare la storia del Campidoglio nel Medioevo. Alcune di queste, come le duecentesche unità di misura per l'olio, il vino e le granaglie , i congi, documentano la presenza sul Campidoglio di un importante mercato nell'area compresa tra l'antico Palazzo Senatorio e la chiesa e convento di Santa Maria in Aracoeli; altre, come il pannello cosmatesco proveniente dalla chiesa di Santa Maria in Aracoeli, opera di Lorenzo di Tebaldo con il figlio Jacopo, illustrano la raffinata cultura dei marmorari romani tra la fine del XII e i primi del XIII secolo. Uno spazio ed un motivo in più per visitare i Musei Capitolini.

, a cura di Daniela Bruzzone

Data notizia: 8/18/2009

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