Comitato per sviluppo sud con sindaci isole

Comitato per sviluppo sud con sindaci isole Lipari- Lettera del sindaco Mariano Bruno al Presidente del consiglio Silvio Berlusconi e della Regione, Raffaele Lombardo: Oggetto: Piano interventi per il Sud – Problematiche isole minori L’aver posto al centro dell’agenda politica nazionale la questione meridionale da parte del Premier, Presidente Berlusconi, supportato da azioni a ciò volte di Ministri e Parlamentari, è un dato di grande attenzione e sensibilità del Governo, che si aggiunge ad altrettanti favorevoli interventi posti in essere. Certamente lo sblocco dei Fondi FAS con una apprezzabile destinazione al Sud, per interventi rivolti, in particolare, alle opere infrastrutturali, rappresenta un importante traguardo dell’azione di governo nei confronti di tali aree più svantaggiate, che per molto tempo hanno risentito del forte divario economico-strutturale ed anche sociale rispetto alle regioni del nord. E, parimenti, costituisce, come ha affermato il Presidente Raffaele Lombardo, “il segnale del ruolo forte della Sicilia”. Sicilia, terra ricca per la sua storia millenaria, per le sue tradizioni e le bellezze artistiche e culturali, per i suoi vulcani, ma anche fiera della passione ed il calore della sua gente laboriosa; Sicilia, regione del meridione che, tra le altre, per troppo tempo è stata etichettata terra del “profondo sud” e parimenti posta in una condizione sacrificata, a volte dimenticata, dai passati governi centrali, costringendola a porsi in una collocazione quasi agli antipodi rispetto alle regioni del nord. Un divario strutturale ed economico tra società che ha racchiuso, a lungo, dissensi, malcontenti e notevole malessere sia nei rappresentanti istituzionali che nelle comunità locali. La notizia, poi, che il Piano per il Mezzogiorno preveda l’istituzione di un Comitato per lo sviluppo del Sud - spazio in cui mettere a punto le strategie per le regioni beneficianti e per il coordinamento degli investimenti nel meridione - costituisce altrettanto motivo di soddisfazione e pone, al tempo stesso, la necessità di una considerazione di carattere istituzionale. Infatti, nel voler affermare il riconoscimento del legittimo ruolo propositivo, decisionale e gestionale degli enti territoriali minori, circa le scelte che determinano sorti e condizioni del proprio territorio e che i Sindaci rappresentano i veri protagonisti del governo locale, parrebbe opportuno che nella struttura dell’istituendo Comitato vi partecipino i rappresentanti dei comuni insulari, perché possano apportare il proprio contributo rispetto alla giusta evidenza delle esigenze e delle criticità territoriali. Salvaguardia-sviluppo diviene binomio inscindibile ed imprescindibile, cui bisogna costantemente guardare ed in funzione del quale operare senza sosta, sia a livello locale che regionale e nazionale, per sostenere il percorso di crescita delle isole e garantirne sempre meglio condizioni di vivibilità, di rispetto ambientale, di civiltà.Pur in presenza di significative opportunità d’intervento offerte da accordi di programma ed altri strumenti di programmazione regionali, nazionali, comunitari (APQ, PIT, POR, PIST, DUPIM, etc.), maggiori e più incisive iniziative devono essere rivolte alle isole minori, più confacenti alle esigenze nascenti da una particolare conformazione geografica, legate alla loro marginalità e frammentarietà territoriale.Il problema delle isole è economico perché, oltre “agli svantaggi strutturali dell’insularità”, riconosciuti per le isole a livello comunitario con il Trattato di Amsterdam, vengono al pettine i nodi di un sistema economico spesso insostenibile per queste realtà, ma è anche politico perché sia a livello regionale che nazionale occorre maggiormente verificare i riflessi, su piccoli territori, di disposizioni legislative ed amministrative di carattere generale.L’occasione è propizia per sostenere, oltre la necessità della presenza dei Sindaci delle Isole Minori nel Comitato di cui in premessa, anche la esigenza di una legislazione speciale per le isole minori, tanto discussa, dibattuta e tanto attesa.Azioni d’intervento durevoli si palesano necessarie per realizzare infrastrutture adeguate, creare nuovi servizi, migliorare quelli esistenti, specie nei settori nodali (portualità, trasporti, rifornimento idrico, rifiuti, servizi sanitari, etc.). Si è più volte discusso sullo sviluppo delle Isole Minori il quale deve rappresentare un obiettivo prioritario per il Governo Nazionale e la Regione Sicilia. Ridurre la marginalità e la perifericità dei territori insulari attraverso l’eliminazione degli svantaggi strutturali, può divenire l’occasione per la definizione di un modello di sviluppo sostenibile. In tale direzione è auspicabile maggiore attenzione ed impegno.Il sistema delle isole minori rappresenta, infatti, un importante elemento nell’ambito dell’offerta turistica integrata di qualità in Sicilia, il cui sviluppo rappresenta quel volano che può essere effetto ed allo stesso tempo nuovo input riguardo alla valorizzazione dello straordinario patrimonio naturale, archeologico e culturale ed alla preservazione e crescita di attività tradizionali come l’agricoltura, l’artigianato e la pesca. ... E’ innegabile che vi sia un interesse sempre crescente intorno alle isole minori. Lo testimoniano il flusso di presenze, i numerosi reportage sulle riviste, la cinematografia e le televisioni che le omaggia di attenzioni. E’ facile comprendere, d’altronde, che in un mondo sempre più nevrotico e disincantato esse rappresentano un luogo del “desiderio e della nostalgia”. Del pari, è auspicabile che il Decreto anticrisi possa apportare misure d’intervento più consistenti per il Meridione e per le isole in particolare. ... Si chiede, dunque, che nel “Piano per il Sud” che sarà, si spera, attuato al più presto, sia presa in debita considerazione la condizione delle isole, anche alla luce delle vicende che ne stanno seriamente compromettendo lo sviluppo e la crescita e le cui preoccupazioni sono state meglio evidenziate in separate note indirizzate al governo sia nazionale che regionale (vicenda Tirrenia per i trasporti marittimi,strutture ed infrastrutture portuali, servizi smaltimenti e trasporto rifiuti, chiusura industria pomicifera con soppressione posti di lavori, ……). Si rivolge appello al Governo Nazionale perché, in una sinergia d’intenti e propositiva con la Regione Sicilia, siano posti in essere opportuni mirati interventi, anche a carattere legislativo, che diano voce alle istanze delle amministrazioni e delle comunità locali e che della presente formano oggetto. IL SINDACO (dott. Mariano Bruno)

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 9/8/2009

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