BARI – “Una banca per il Sud? Tutto quello che questo governo pone in essere in favore del Mezzogiorno è un evento da considerare come un’occasione da non respingere. Ma servirà veramente questa banca per lo sviluppo del Mezzogiorno? A molti di noi, meridionalisti non da oggi, appare poca cosa. Certamente il Sud ha bisogno di una fiscalità di vantaggio. Obiettivo, questo, raggiungibile anche con altre strutture di credito”. Lo ha detto in una nota il coordinatore regionale dell’Udc di Puglia, on. Angelo Sanza.
“A molti di noi – continua Sanza – tutto questo strombazzare sulla nascita della nuova banca appare più un messaggio di comunicazione e non già uno strumento efficace per far partire un vero sviluppo nel Mezzogiorno. Questo proposta pare infatti più assegnata alla ‘fertilità inventiva’ del ministro Tremonti, piuttosto che un progetto realmente meditato. Le vere banche del Sud sono state spazzate via dal processo di fusione delle grandi banche ormai con governance al Nord. Le banche cooperative (solo 84 nel Mezzogiorno) e gli sportelli del banco-posta, ovvero la rete ipotizzata per la nuova banca del Mezzogiorno, servono più a raccogliere il risparmio che ad elargire provvidenze creditizie in favore dei piccoli imprenditori del Meridione. Del resto, che l’idea appaia più un messaggio che uno strumento per le popolazioni del Sud è dimostrato dallo scontro in atto tra la lettura che danno i due più diretti collaboratori dello stesso ministro Tremonti: il sottosegretario Luigi Casero, lombardo, supporta l’idea del Ministro, fortemente contestata dall’altro sottosegretario Gianfranco Miccichè, siciliano, e in più delegato a presiedere il Cipe”.
“Ancora una volta - conclude Sanza - rischiamo di essere solamente destinatari di una propaganda per la raccolta del consenso a sostegno di questa maggioranza”.
, a cura di Alfredo Gennaro D'Agata
Data notizia: 10/16/2009
dalla nostra Daniela Bruzzone
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