Cgil Taranto

L’incontro avuto, dalle Organizzazioni Sindacali con gli Assessori Pelillo e Fiore sul progetto di realizzazione dell’Ospedale San Raffaele del Mediterraneo, ci ha indotto a ritenere tale momento, un primo incontro teso a comprendere tutte le motivazioni che portano ad una scelta così radicale della Sanità sul territorio ionico. La Cgil è favorevole ad accogliere ogni proposta che porti ad incrementare l’ ”offerta” di salute, anche qualificandola attraverso l’apporto di quelle che sono considerate le “eccellenze” degli interventi sanitari. Non dobbiamo però dimenticare che la salute non è un bene acquistabile e, pertanto, lasciato alla libera offerta del mercato, ma un diritto incomprimibile la cui universalità deve essere garantita in tutti i suoi aspetti e resa disponibile a tutti. Per questo abbiamo chiesto tavoli monotematici sui vari aspetti del progetto, soprattutto riguardo alla “governance” del sistema. Certo, la garanzia di governo di una Fondazione mista pubblico-privato che applica le norme di diritto pubblico, non mette in discussione questi principi. Ma mentre alcuni degli aspetti della governance sono ben chiariti dalle norme legislative vigenti, altri aspetti meritano approfondimenti, come il Patrimonio (la “dote” per intenderci) che viene ceduta alla Fondazione (attrezzature, impianti, risorse, ecc.), i rapporti con l’Università e quindi tutto il campo della ricerca, il possibile ingresso successivo di soggetti privati anche non profit nella Fondazione, il governo di tutto il pezzo di supporto (mense, lavanderie, servizi vari), la gestione del personale medico, della dirigenza e del comparto. Infine la Cgil ritiene importante l’apertura di una discussione riguardo la destinazione del nuovo Ospedale. L’unica realtà ospedaliera della città sarà, infatti, posta a 12 Km dal centro cittadino in un sistema viario difficile e poco agevole e senza che sia funzionante tutto il sistema della medicina territoriale. Per questo riteniamo indispensabile che la città si esprima riguardo anche una serie di richieste e di conseguenti impegni che il Comune di Taranto dovrà adottare. La dismissione del SS Annunziata infatti non è disgiunta da una seria politica urbanistica della città; quell'area riteniamo debba considerarsi “disponibile” ad ogni intervento di riqualificazione socio-sanitaria e non diventare possibile oggetto di speculazione edilizia. Né possiamo pensare di “accontentarci” della garanzia del solo Padiglione Vinci come sistema dell'offerta sanitaria. Ecco, fare chiarezza e dare risposte che fugano tutte le ombre che possono addensarsi su questa scelta “forte” fatta dalla Regione, crediamo possa rappresentare davvero il “SI” convinto e condiviso di una intera comunità verso il “suo”ospedale.

, a cura di Alfredo Gennaro D'Agata

Data notizia: 10/30/2009

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