Bimbo morto a Messina, disposta ispezione

Bimbo morto a Messina, disposta ispezione PALERMO – L’assessore regionale alla Sanità, Massimo Russo, ha disposto una indagine interna per accertare le cause che hanno provocato la morte del bambino romeno di 4 anni, investito ieri a Messina. Nelle prossime ore due dirigenti dell’assessorato si recheranno a Messina e l’ispezione servirà a stabilire le eventuali responsabilità per la mancata tempestiva in rapporto alle patologie riscontrate. “Sono sorpreso del fatto che un simile episodio possa essere avvenuto a Messina – ha commentato l’assessore Russo – dove esistono ben due strutture di neurochirurgia: una all’ospedale “Papardo” e l’altra al Policlinico. Bisogna ricostruire i fatti con molta precisione e chiarire le eventuali responsabilità perché solo così potremo dare risposte certe alle comprensibili preoccupazioni dei cittadini”. Secondo le prime ricostruzioni, ancora da verificare, il bambino investito è stato portato al pronto soccorso dell’ospedale “Piemonte” dove è stata eseguita la Tac e sono state riscontrate le gravissime condizioni del bambino: per la mancata disponibilità di posti letto nel reparto di terapia intensiva è stato deciso il trasferimento con il mezzo dell’elisoccorso all’ospedale “Cannizzaro” di Catania dove il bambino è deceduto, subito dopo essere giunto in condizioni ormai disperate. “Dovranno essere valutate – ha aggiunto Russo - anche le registrazioni telefoniche del 118 di Messina per capire se la procedura utilizzata per il trasferimento del bambino è conforme al percorso diagnostico terapeutico previsto per i gravi traumi cranici pediatrici. In ogni caso smentisco categoricamente quanto è stato scritto su alcuni articoli di stampa, e cioè che l’episodio di ieri possa in alcun modo essere messo in relazione alla riforma sanitaria e alla rimodulazione dei posti letto. Né al “Piemonte”, né al “Papardo”, né in nessun altro ospedale siciliano è stata mai effettuata alcuna riduzione dei posti letto di terapia intensiva. Anzi, in sede di programmazione sanitaria, abbiamo già deciso che il numero dei posti letto sarà ulteriormente potenziato, soprattutto nei territori in cui l’attuale disponibilità è inferiore al reale fabbisogno. Proprio per fronteggiare situazioni del genere nel modo più appropriato e tempestivo, nell’assegnare gli obiettivi ai nuovi direttori generali abbiamo dato la massima priorità ai problemi legati all’emergenza urgenza e al potenziamento dei pronto soccorso”.

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 11/3/2009

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