Palermo - In Sicilia si profila un "ingorgo elettorale" per la prossima primavera. Entro il 25 aprile dovranno infatti svolgersi le regionali, dopo le dimissioni del Governatore Salvatore Cuffaro che hanno comportato lo scioglimento automatico dell'Assemblea regionale. In base alla legge, infatti, il rinnovo del parlamento siciliano deve avvenire entro 90 giorni. Nello stesso periodo, tuttavia, si colloca anche la tornata delle amministrative, che in Sicilia interessa sette province su nove (mancano solo Ragusa e Trapani) e circa 120 comuni, tra cui Messina, che attualmente è commissariata. Ai due appuntamenti elettorali potrebbe però aggiungersi anche il voto anticipato per le Politiche, contribuendo ad alimentare ulteriormente l'ingorgo. La data delle regionali e delle amministrative in Sicilia dovrà essere fissata dalla giunta regionale guidata dal vice presidente Lino Leanza, in carica per "l'ordinaria amministrazione", su proposta dell'assessore regionale agli Enti Locali. A questo punto sono possibili varie ipotesi: i due appuntamenti potrebbero essere abbinati, precedendo le politiche nazionali, o viceversa. Ma in linea teorica si potrebbe votare anche lo stesso giorno, dando vita a una sorta di "Election day". Una soluzione che consentirebbe un risparmio di denaro non indifferente, ma che incontra forti perplessità tra le forze politiche, visto che si tratta di competizioni che hanno caratteristiche diverse e che potrebbero modificare gli umori e le scelte degli elettori. Ma il vice presidente vicario della Regione, Lino Leanza, scarta con decisione la possibilità di un "election day" e ipotizza "il ricorso a più date elettorali diverse, tra aprile e giugno. In Sicilia- ha detto Lenza- non credo sia possibile, e poi si creerebbe troppa confusione, un ingorgo incredibile. Spero proprio di no".
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 1/28/2008
dalla nostra Daniela Bruzzone
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