Nomina 28 direttori primo atto del Lombardo Ter

Nomina 28 direttori primo atto del Lombardo Ter Gazzetta del Sud Michele Cimino Palermo Per il Pdl ufficiale si chiama "ribaltone", per il Pd "atto di responsabilità", per gli altri è il terzo governo che il presidente della Regione Raffaele Lombardo sta costituendo nel tentativo di attuare quelle riforme che dovrebbero consentire ai siciliani di superare la crisi economica che li attanaglia, creare sviluppo e nuovi posti di lavoro. La giunta di governo è convocata per oggi, ma Lombardo è tornato a Palazzo d'Orleans fin da ieri per mettere a punto l'organigramma degli assessori, ai quali, a causa della riforma che entra in vigore venerdì, saranno attribuite nuove deleghe. Non a tutti Dalla nuova giunta, che avrà il sostegno ufficiale di Pdl-Sicilia, Mpa e Alleanza per l'Italia, il movimento fondato da Francesco Rutelli, che all'Ars è rappresentato dall'on. Mario Bonomo, non faranno parte i lealisti Nino Beninati, vicino al ministro Angelino Alfano, e Mario Milone, inserito nel Lombardo-due su richiesta del presidente del Senato Renato Schifani. Per la loro sostituzione si fanno i nomi dell'economista messinese Mario Centorrino, dell'ex capogruppo della Margherita Egidio Ortisi, che ora fa parte del movimento di Rutelli, dell'ex capo del personale della Regione Francesco Busalacchi, dell'amministratore Francesco Truglio, nonché dei deputati Azio Marinese e Guglielmo Scammacca della Bruca, entrambi del Pdl-Sicilia, vicini al deputato nazionale Dore Misuraca. In programma c'è anche la nomina dei 28 dirigenti che, per effetto della riforma, sostituiranno i 54 direttori degli assessorati e dei dipartimenti regionali, giunti al vertice della burocrazia negli ultimi anni, durante la presidenza Cuffaro. Nuovo governo e nuovi direttori dovrebbero partire insieme, aprendo la strada alle riforme, per la cui approvazione, come peraltro è già avvenuto nel passato, Lombardo conta sul sostegno del Pd. Non di sostegno organico si tratta ma di voto a favore sui singoli provvedimenti. «Di fronte al fallimento del centrodestra siciliano - ha dichiarato in proposito il segretario nazionale del Pd Pier Luigi Bersani, dopo aver fatto il punto della situazione con il capogruppo all'Ars Antonello Cracolici e il segretario regionale Giuseppe Lupo, - il Pd intende verificare se, nella chiarezza dei ruoli, ci saranno le condizioni nell'Assemblea regionale per realizzare insieme le riforme necessarie ad affrontare la drammatica situazione economica e sociale dell'Isola, cominciando dalla esplosiva emergenza rifiuti». E Lupo, a sua volta, ha garantito che "l'atteggiamento responsabile" del Pd è determinato esclusivamente dalla necessità di "grandi riforme", che saranno approvate solo se condivise. Domani pomeriggio, comunque, l'aula tornerà a riunirsi per modificare il testo del disegno di legge che autorizza il governo ad usufruire dell'esercizio provvisorio del bilancio fino al 31 marzo. Il testo varato da Sala d'Ercole l'altra settimana, infatti, è stato impugnato dal Commissario dello Stato, Alberto Di Pace, per la norma a favore dei dipendenti precari dell'Arpa. Per poter promulgare la legge ed evitare che si blocchi la maccina amministrativa regionale quell'articolo dovrà essere cassato. Intanto c'è sempre spazio per le polemiche: «sorprendono e amareggiano le parole dell'assessore Milone. Conosciamo e apprezziamo le sue capacità professionali e le qualità umane, ci risulta perciò complicato credere che abbia potuto fare certe affermazioni. Ricoprire un'importante carica all'interno di un governo regionale significa innanzitutto svolgere un servizio nei confronti dei cittadini; di tutti i cittadini, non solo verso i cosiddetti capi corrente». Lo afferma il capogruppo del Pdl-Sicilia all'Ars, Giulia Adamo, commentando le dichiarazioni dell'assessore regionale al Territorio e Ambiente Mario Milone che, dice Adamo, «confermando la sua intenzione di non dimettersi, ha annunciato, inoltre, di non partecipare alla riunione di giunta di domani «per rispetto nei confronti del Presidente Schifani, a cui faccio riferimento». «Le parole dell'assessore Milone – sottolinea Adamo – sono di una gravità inaudita».

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 12/28/2009

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