Riconversione area pomicifera, fronte unico Pd

Riconversione area pomicifera, fronte unico Pd Interrogazione a risposta scritta al Ministro dello Sviluppo Economico, al Ministro dei Beni e delle Attività Culturali, al Ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare. -Per Sapere. premesso che: l’Arcipelago Eoliano, nel 2000, ebbe il riconoscimento e fu iscritto nella World Heritage List dell’UNESCO come Patrimonio dell’Umanità per i fenomeni e gli edifici vulcanici ed i giacimenti pomiciferi; la Pumex, azienda leader nel settore pomicifero, in considerazione di quanto sopra, aveva già, sin dal 2003, presentato al Ministero dei Beni Culturali, che lo aveva trasmesso all’UNESCO, una proposta di riconversione e riqualificazione dell’area estrattiva nell’isola di Lipari; tale proposta, con il suo piano industriale, era stata favorevolmente valutata dall’UNESCO nella riunione annuale del 2004, ed aveva, altresì, esortato lo Stato membro a promuovere, nel lungo tempo, la sua realizzazione; sin dal primo gennaio 2006 il Governo della Regione Siciliana aveva assicurato ai dipendenti, e con loro a tutta la popolazione delle Eolie, un provvedimento legislativo che favorisse la realizzazione di un Progetto di Riconversione che, oltre a mettere in sicurezza il territorio oggetto d’escavazione, realizzasse un grande Parco Geominerario che preservasse la memoria storica dell’attività produttiva della pomice per le future generazioni e creasse nuova occupazione: opere funzionali ad un turismo culturale e naturalistico destagionalizzato come un centro d’accoglienza, una sentieristica guidata, un visitor-centre, il ripascimento del litorale e il recupero delle spiagge bianche, e infine, utilizzando i soli fabbricati in disuso, una sede universitaria di geologia e vulcanologia, un museo vulcanologico, un museo della pomice, un osservatorio permanente internazionale d’ecologia marina, un centro culturale polifunzionale, un centro di talassoterapia e nuovi ma modesti insediamenti turistico alberghiero; a questo proposito, sia il Governo Regionale, sia il Governo Nazionale ed in particolare il Ministero dei Beni Culturali, per bocca dell’allora Sottosegretario Bono (che avrebbe assunto in questo senso anche impegni con l’UNESCO), si erano dichiarati disponibili a concorrere attivamente all’auspicata riconversione contribuendo al reperimento dei fondi necessari che, fra recupero e riqualificazione del territorio e riconversione delle attività produttive, ammonterebbe a circa 80 milioni di euro (50 milioni di investimento pubblico e 30 di investimento privato) e a mantenere questo progetto fra quelli in Programma per il Potenziamento del Turismo e lo Sviluppo del Mezzogiorno; il primo dicembre 2006 si è conclusa, sembrerebbe definitivamente, l’attività estrattiva della pomice nell’isola di Lipari attraverso le società Pumex spa ed Italpomice spa, lasciando senza lavoro circa un centinaio di dipendenti (oltre quelli dell’indotto e un’altra decina che sono stati licenziati negli ultimi anni e non hanno trovato possibilità di reinserimento nel tessuto produttivo); da allora, nonostante i tanti incontri e le tante promesse, nessuna azione concreta, né a livello Nazionale, né a livello Regionale, ha prodotto risultati e trovato soluzioni per i lavoratori del settore pomicifero di Lipari; il silenzio sembra caduto, da tempo, sul Progetto di Riconversione della cave di pomice dell’isola di Lipari dopo la chiusura prima dell’Italpomice e poi della Pumex che ormai risale a diversi anni fa; altrettanto silenzio è calato sulle sorti dei dipendenti per i quali si sono venuti esaurendo, nel tempo, gli ammortizzatori sociali e che per protesta, da alcuni giorni, hanno dato vita ad uno sciopero della fame nell’ufficio del Sindaco di Lipari; -:se il Governo si stia adoperando, o intenda adoperarsi, per dare vita ad un accordo di Programma per la Riconversione dell’industria della pomice di Lipari e per trovare una soluzione per gli ex lavoratori del settore; se siano stati avviati contatti con la Regione Siciliana al fine di verificare come finanziare un eventuale e indispensabile Accordo di Programma per la riconversione dell’industria della pomice di Lipari; se siano state previste in passato, e continuino ad essere accantonate, risorse per concorrere a realizzare il Progetto di Riconversione; se e come intenda intervenire, nell’immediato, per dare certezze ai 38 lavoratori e alle loro famiglie che da alcuni giorni occupano la stanza del Sindaco di Lipari e attuano una dura forma di sciopero della fame, che già ha fatto registrare serie preoccupazioni per la salute di almeno 6 di essi. RUSSO ANTONINO

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 3/17/2010

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