Acqua, solita querelle sulla gestione unica

Acqua, solita querelle sulla gestione unica Lipari- La direzione generale dell'Ente acquedotti siciliani, in liquidazione, ha informato il Comune che per poter prendere in considerazione la richiesta di restituzione della rete idrica comunale, gestita nelle sue diramazioni in diverse zone del territorio comunale sin dal 1967, é necessaria una apposita delibera del Consiglio Comunale. Sulla questione si é subito mosso l'assessore ai servizi idrici Giulio China, allarmato, dallo stato di agitazione proclamato di recente dai sindacati dei dipendenti Eas per le note difficoltà economiche dell'ente e in considerazione dei tanti anni di mancata corresponsione, sempre da parte dell'Eas al Comune degli emolumenti relativi al canone fognario pagato dagli utenti. La questione, di conseguenza, presto arriverà nel civico consesso. Nonostante le difficoltà ad andare avanti, però, all'Eas dove si fanno i salti mortali anche per comprare la carta fax, stranamente, hanno trovato i soldi per varare un piano di interventi di manutenzione delle reti gestite nelle sei isole. "Un piano - ha affermato il responsabile locale dell'ente Riccardo Casamento- da 80 mila euro che, in particolare a Vulcano, dopo vent'anni, vedrà la sostituzione di cento metri di condotta nei pressi del campo sportivo". Ma se il Comune reclama i soldi del canone fognario, l'Eas a sua volta reclama quelli non versati nelle sue casse dallo stesso Comune da più di dieci anni e relativi alla fornitura idrica per più di cento utenze. Tra le quali quella contestata dal Comune per il carico delle autobotti. " Contestata - dichiara il dirigente comunale Nico Russo- perché si tratta di acqua che viene prelevata dalle navi cisterna e quindi a spese dello stato e non certamente dell'Eas. Di conseguenza non si capisce perché dovrebbe pagarla il Comune". La querelle, sulla gestione unica, insomma, va avanti, a danno della comunità.

, a cura di Peppe Paino