L'acqua non si vende

L'acqua non si vende Parte anche a Lipari la raccolta firme per la campagna referendaria “L'ACQUA NON SI VENDE”, promossa da centinaia di comitati e associazioni riunitesi nel Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua. Sinistra Ecologia e Libertà e Rifondazione Comunista sostengono la campagna referendaria promossa dal Forum, e allestiranno due banchetti per la raccolta firme a Lipari: - Sabato 8 Maggio dalle ore 18.00 alle ore 20.30 Via Vittorio Emanuele - Domenica 9 Maggio dalle ore 10.00 alle ore 12.30 Piazza Ugo di Sant’Onofrio (Marina Corta) Spargi la voce e fai girare l'email tra i tuoi contatti liparoti! Perché un referendum? Perché l’acqua è un bene comune e un diritto umano universale. Un bene essenziale che appartiene a tutti. Nessuno può appropriarsene, né farci profitti. L’attuale governo ha invece deciso di consegnarla ai privati e alle grandi multinazionali. Noi tutte e tutti possiamo impedirlo. Mettendo oggi la nostra firma sulla richiesta di referendum e votando SI quando, nella prossima primavera, saremo chiamati a decidere. E’ una battaglia di civiltà. Nessuno si senta escluso. Primo quesito: fermare la privatizzazione dell'acqua Si propone L'abrogazione dell'art. 23 bis della Legge n. 133/2008; eliminare questa norma significa contrastare l'accelerazione sulle privatizzazioni imposta dal Governo Berlusconi e la definitiva consegna al mercato dei servizi idrici di questo paese. Secondo quesito: aprire la strada alla ripubblicizzazione Si propone L'abrogazione dell'art. 150 del D. Lgs. n. 152/2006; in questo modo non sarebbe più consentito il ricorso né alla gara, né all'affidamento della gestione a società di capitali, favorendo il percosro verso l'obiettivo della ripubblicizzazione del servizio idrico, ovvero las ua gestione attraverso enti di diritto pubblico con la partecipazione dei cittadini e delle comunità locali. Terzo quesito: eliminare i profitti dal bene comune "acqua" Si propone l'abrogazione dell'art. 154 del decreto Legislativo n. 152/2006, limitatamente alle seguenti parole: " dell'adeguatezza della remunerazione del capitale investito". Abrogando questa parte dell'articolo sulla norma tariffaria, si eliminerebbe la possibilità di fare profitti sul bene comune acqua. Fuori L'acqua dal mercato, fuori i profitti dall'acqua Perché si scrive Acqua ma si legge Democrazia Per ulteriori informazioni www.acquabenecomune.org

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 5/7/2010

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