Mourinho, solo fortuna?

Mourinho, solo fortuna? Riceviamo da Santi Maio e pubblichiamo: Nell' e-mail inviata a codesta redazione il 23 maggio 2010, mi ero prefissato di non parlare dell'ormai ex allenatore dell'Inter "Jose' Mario Dos Santos Felix Mourinho". Il motivo di tale decisione va ricercata nel non dare tanta importanza e tanto lustro ad una persona che, secondo il mio modestissimo parere, sconosce il vero significato della parola rispetto verso il prossimo. La sua bravura come allenatore e di individuatore di talenti, passa in secondo ordine il momento in cui sparla di tutto il mondo, sparla dei suoi colleghi, sparla del calcio italiano, dal quale sicuramente ha imparato qualcosa. Il suo motto e': "dopo di me il nulla". Jose' Mario Dos Santos Felix Mourinho, mi ricorda un poeta della seconda meta' del 200 inizio 300, coetaneo di Dante Alighieri, un certo "Cecco Angiolieri". Di lui i critici hanno detto: "Di tutti parlo' male fuorche' di Cristo scusandosi col dir non lo conosco". (è stato Pietro l'Aretino p.p.) Una cosa e' certa "ha una scaltrezza, un'intelligenza e una furbizia invidiabile". Secondo voi perche' va al Real Madrid? Semplicissimo, al Real trova una squadra con dei giocatori fortissimi ed un presidente disponibile a comprargli anche il latte d'uccello, ed anche perche', lui ha capito che l'Inter ormai ha chiuso un ciclo. Pensate voi che un Capello, un Lippi, un Ancelotti, un Ranieri, un Spalletti, un Prandelli, un Mazzone, ect. ect., con quella materia prima, avrebbero fatto meno di lui? Sicuramente no!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! E' un allenatore bravo, ma molto, molto fortunato, basti vedere il percorso fatto in Champions league ed in campionato. Santi Maio ( Sulla nota di prima nulla da eccepire. Qui però siamo di fronte ad un tecnico da lei stesso definito scaltro, intelligente e furbo da fare invidia. Uno con queste qualità non può non conoscere che il successo, a prescindere dai calciatori. Le confesso che mi mancherà. E poi il vero capolavoro dell'Inter ( e di Mourinho) di quest'anno si chiama Eto'o: l'hanno scambiato con un povero presuntuoso, guadagnandoci, e lo hanno messo in campo a portare la croce a favore di Milito e Snejider. Non a caso ha conquistato la sua terza Champions. P.P.)

, a cura di Peppe Paino