Vi erano, lì attorno, altre femmine che vagavano come randagi in un mare senza meta, in una spiaggia senza sabbia e in un'acqua senza sale. Scoprì presto che altre ragazze della sua stessa origine, erano in cerca di un posto in cui restare per sempre e così anche Salina si aggirava spesso nei paraggi di Panarea. Panarea non aveva una casa e non seppe che rispondere quando anche due sorelle, Alicudi e Filicudi, emigrate chissà da dove, le chiesero ospitalità. Rimase triste e desolata, lei che da sempre era stata abituata dai suoi antenati ad essere accogliente, calorosa e solidale a tutti, non aveva potuto offrire niente. Il rituale divenne lo stesso anche quando, stanchi di guerre, piraterie e cause perse le vennero incontro Stromboli e Vulcano. Il primo, il più altezzoso dei due, chiamato anche "Il Gigante Nero", si stagliò con tutta la sua imponenza sull'intenso mare blu, e da quel giorno diventò il migliore amico di Eolo, che grazie a lui avrebbe controllato il vento, forse nascondendo la tradizionale capacità dei marinai del luogo di interpretare la direzione e l'intensità dei venti. Vulcano invece, molto diverso da Panarea per la sua carnagione scura e il suo acre odore di zolfo che impregnava l'aria, opposto alla donna che faceva avvertire fragranze marine, divenne molto umile e scoprì poco dopo…
di Martina Leone
Data notizia: 7/15/2015
dalla nostra Daniela Bruzzone
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