Lia Tanzi e Giuseppe Pambieri al Castello

Lia Tanzi e Giuseppe Pambieri al Castello Comunicato Torna questa al Teatro al Castello di Lipari il grande appuntamento con ”Il Circuito del Mito”, importante rassegna promossa dall’Assessorato allo Spettacolo della Regione Siciliana con la collaborazione della locale Amministrazione Comunale. Alle ore 21.30, ingresso libero, sarà la volta della Commedia “Anfitrione”, per la Regia di Giuseppe Pambieri e con la superba interpretazione di Lia Tanzi, nelle vesti di Alcmena, e dello stesso Pambieri in quelle di, Anfitrione. La vicenda: Giove, per generare Eracle, assume le sembianze di Anfitrione eroico generale che sta tornando vittorioso dalla guerra contro i Teleboi e, con l’aiuto di Mercurio, che a sua volta assumerà le sembianze del suo servo Sosia, ne viola la moglie Alcmena da cui è follemente attratto. Il tema del doppio, dello straniamento da sé, che lungo i secoli cavalcheranno non solo il teatro ma anche la letteratura mondiale, ha in Anfitrione e Sosia gli assoluti prototipi. Lo spettacolo trasposto in epoca moderna coinvolge non solo al riso ma alla riflessione sul sistema odierno che, rispetto a quello costellato di divinità capricciose, sembra ripetersi nei meccanismi socio culturali della nostra attualità. Giuseppe Pambieri costruisce una regia molto attenta in cui gli attori seguono il destino dei loro personaggi con un’orchestrazione così precisa da unire talento e professionalità con tale grazia da costruire un piccolo capolavoro perfetto di messa in scena. Uno spettacolo incalzante ed il solo gioco degli dei che muovono le loro pedine umane come pedoni imbambolati su una scacchiera. Il meccanismo comico è inesorabile. Nell’Anfitrione di Kleist tutti i personaggi, dal Generale a sua moglie, da Sosia alla serva Alcmena sono tutti raggirati, tutti preda di divinità crudeli, e per questo uniti nel loro tragicomico destino. Insomma un appuntamento al quale non poter mancare, Teatro al Castello di Lipari, ore 21.30, Ingresso Libero. Assessore allo Spettacolo (Corrado Giannò)

, a cura di Peppe Paino