Gazzetta del Sud
Primo Romeo
Palermo
In una fase politica nazionale così ingarbugliata tale da riservare ogni giorno novità con dichiarazioni dirompenti che oscillano tra il "fare quadrato" e il "rompere le righe"; con altalenante sopravvento di falchi e colombe, di chi manovra per andare al voto e chi frena e tenta di ricucire, proprio nessuno è in grado di raccapezzarsi e di fare previsioni a breve termine.
Scenario di sfondo non estraneo ovviamente alla vicenda regionale che, a un passo dal riassetto dell'Esecutivo, subisce inevitabili contraccolpi dal clima romano, proprio perchè è in discussione la stessa sopravvivenza del governo centrale.
Ieri l'incontro del presidente della Regione Raffaele Lombardo con il premier Silvio Berlusconi a Palazzo Grazioli non ha aggiunto elementi di particolare novità. Ma è servito al governatore siciliano per ribadire con determinazione che su uno di quei "cinque punti", che condizioneranno la fiducia in Parlamento, lui non concederà sconti. E giù con le richieste: intanto gli oltre 4 milioni dei Fondi Fas, oltre alla revoca del provvedimento che ha tolto le concessioni al Consorzio autostrade, e il varo di un piano straordinario per le infrastrutture.
E se il Pdl-Sicilia l'altro ieri si è presentato con un'unica posizione, quella cioè contraria al "governo dei tecnici" che Lombardo ha ipotizzato, si sa tuttavia che le posizioni all'interno non sono poi del tutto univoche e granitiche.
Tuttavia «nel corso dell'incontro col premier - ha detto Lombardo - non sono stati toccati nè i temi della politica regionale nè le questioni inerenti la composizione del governo», ma si è parlato di altro: «Ho ribadito il giudizio negativo dell'Mpa e di "Io Sud" su eventuali elezioni anticipate che riteniamo una iattura per il Paese e per tutto il Sud. Il governo deve continuare a lavorare per i prossimi tre anni e non sarà certamente il mancato voto dell'Mpa che ne condizionerà la tenuta». Quindi attenzione concentrata su quei "cinque punti" che Berlusconi porterà all'esame del Parlamento. Con la richiesta di inserire nel piano per il Sud la fiscalità speciale, concordandola prioritariamente con le autorità comunitarie. E ancora l'imprescindibile conclusione di tre grandi questioni «che si trascinano da troppo tempo insolute: la firma del decreto di attribuzione dei fondi Fas cioè il decreto di assegnazione dei 4,313 miliardi dei Fondi che ci spettano, da cui scaturirà come primo effetto il finanziamento dei cantieri di lavoro regionali, creando 40 mila posti di lavoro; la revoca del decreto che sottrae al consorzio autostrade siciliano, la gestione delle autostrade dell'Isola; il tema dei trasporti marittimi, con la soluzione della vertenza Tirrenia.
Il presidente dell'Assemblea regionale Francesco Cascio ieri è intervenuto sulla vicenda regionale con una nota: «In questi 4 mesi e mezzo, dal primo maggio ad oggi, cioè dall'approvazione della finanziaria, ho assistito in silenzio ad un valzer infinito circa l'ipotesi di un Lombardo quater e sulla sua potenziale composizione tecnica o politica. Un balletto di dichiarazioni, congetture, ipotesi, teorie, di tutto insomma. Adesso, però, siamo alla ripresa dell'attività parlamentare e, nonostante auspicavo che la pausa estiva potesse servire a fare chiarezza, capisco che, invece, persiste ancora confusione ed un quadro assai fosco».
Cascio dice che per rispetto al ruolo rivestito ha ritenuto istituzionalmente opportuno non entrare nel merito politico della questione, per evitare che ciò potesse essere strumentalizzato: «Adesso, però, ritengo sia venuto il momento di chiedere, da garante del parlamento, che il governo chiarisca finalmente cosa intende fare. Auspico che già martedì 14, data in cui ho convocato la prima conferenza dei capigruppo dopo la pausa estiva, il governo manifesti nitidamente le proprie intenzioni, affinchè si possa ripartire con le idee chiare per affrontare con la massima concentrazione le tante emergenze della Sicilia, senza tergiversare oltre».
«Faccio quindi appello a Raffaele Lombardo - ha concluso - affinchè, indipendentemente da quale sarà la sua decisione finale sulla nuova Giunta, essa comunque giunga tempestivamente, al fine di scongiurare una paralisi dell'attività parlamentare, vanificando il buon lavoro fatto dall'Ars».
Ma il capogruppo del Pd Antonello Cracolici commenta: «In questo momento l'unica cosa chiara è che regna la confusione». Lombardo, secondo Cracolici, non ha ottenuto nessuna garanzia dal premier nè sul merito nè sui tempi. E incalza: «Adesso non ci sono più alibi: Lombardo venga in aula e dica ai siciliani una volta per tutte che governo vuole fare e con quali forze politiche intende farlo. Perchè una cosa è dire di volere un governo tecnico, ma con un patto di legislatura che guardi anche al futuro, ben altra cosa è pensare che questo lo si possa fare indistintamente con il Pd e con quanti continuano a dichiararsi i rappresentanti di Berlusconi e del berlusconismo in Sicilia: a queste condizioni, come è chiaro anche a Lombardo, noi non ci stiamo». Conclude Cracolici: «Il presidente della Regione si presenti all'Ars alla ripresa dei lavori, esponga la sua proposta e il Pd ne valuterà la qualità e la coerenza con gli obiettivi delle riforme che abbiamo sostenuto in questi mesi».
Il portavoce nazionale del Movimento per le Autonomie Aurelio Misiti ribadisce che «le dichiarazioni di Bossi, secondo il quale la Lega potrebbe votare contro la fiducia evidentemente per ottenere ad ogni costo il federalismo, anche con un altro governo, entro questa legislatura hanno spinto Berlusconi ad una affannosa ricerca di consensi tra le formazioni centriste, in primo luogo l'Mpa». «Come sempre - dice Misiti - Mpa ha dato risposte molto chiare, confermando che qualora il governo modificasse la politica verso il Mezzogiorno, finora del tutto insufficiente, e inserisse nella dichiarazione programmatica un articolato piano per il Sud, il voto sarà favorevole». In concreto, aggiunge il portavoce Mpa, «vanno rese attuabili le questioni legate alla fiscalità speciale, il varo di un piano per le infrastrutture e nuove e più incisive misure contro la criminalità organizzata».
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 9/9/2010
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