Milazzo, crescita allarmante dei tumori

Milazzo, crescita allarmante dei tumori Gazzetta del Sud Mario Basile Milazzo Nella città del Capo e nel suo hinterland ci si ammala di tumore più che nel resto d'Italia. E sempre a Milazzo si vive meno rispetto al resto della penisola: l'età media di vita per uomini e donne è infatti di 70-75 anni, contro una media nazionale di 79-85 anni. Lo dicono i dati raccolti ed elaborati dallo statistico Salvatore Formica e riportati dal sito di Italia dei Valori di Milazzo. Numeri allarmanti, che si affiancano agli studi e ai continui dibattiti degli ultimi anni sulla presunta correlazione tra l'inquinamento presente nel comprensorio mamertino e l'insorgere di patologie tumorali. Lo studio prende in esame il periodo 2003-2008 e riporta il numero di morti per tumore nei comuni del Distretto dell'Asl e quindi a Milazzo. La mortalità riconducibile a malattie tumorali, nell'area del Distretto, si attesta a 1062 decessi nell'arco dei sei anni oggetto dell'analisi. Prendendo in considerazione la sola città del Capo, si sono registrati 71 decessi nel 2003 contro gli 86 del 2008, per un totale di 417 morti per patologie tumorali nei 6 anni. Cifre da mettere comunque in relazione con il numero della popolazione mamertina, di gran lunga maggiore rispetto alle altre realtà dell'hinterland. Anche a Milazzo, come nel resto del comprensorio, è superiore il numero di vittime tra il sesso maschile, con 233 uomini rispetto a 184 donne. Ragionando in termini di percentuale, dei 1589 decessi complessivi a Milazzo, compresi nel periodo 2003-2008, circa il 26 per cento è riconducibile a cause tumorali. Un'indagine che si aggiunge ad uno studio pubblicato recentemente sulla più prestigiosa rivista europea di endocrinologia (European Journal of Endocrinology) del prof. Salvatore Cannavò, coordinatore di un gruppo di giovani ricercatori messinesi di Endocrinologia dell'Università di Messina, in collaborazione con l'Arpa di Messina. In base ai risultati ottenuti, i tumori dell'ipofisi che producono eccessive quantità di ormone della crescita, e causano una rara malattia endocrina nota come acromegalia, sono significativamente più frequenti nel comprensorio di Milazzo e della Valle del Mela, rispetto al resto della provincia di Messina e ad altre aree italiane ed europee. In particolare, in tale territorio, riconosciuto dal 2002 come area ad elevato rischio di crisi ambientale per la presenza di insediamenti industriali inquinanti, la prevalenza di tale malattia sarebbe almeno il doppio, se non il triplo, rispetto ad aree meno industrializzate o meno inquinate (210 casi per milione di abitanti nell'area di Milazzo, contro 97 casi nel resto della provincia di Messina o solo 60-69 casi in Spagna, Svezia e Irlanda del Nord). E mentre proseguono i dibattiti su numeri e statistiche, si continua a registrare una carenza di dati ambientali completi ed affidabili che, se abbinati ad una corretta ricerca epidemiologica, potrebbero finalmente fornire una prova scientificamente credibile dell'esistenza di un nesso di causa-effetto tra l'inquinamento e l'insorgenza di patologie tumorali nel comprensorio del Mela.

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 11/13/2010

Condividi questo articolo

 


Potrebbero interessarti...



Vetrina immobiliare

Villa indipendente Pianoconte
Fabbricato diviso in quattro appartamenti Fabbricato diviso in quattro appartamenti
480.000
Vendesi fabbricato Acquacalda Lipari Vendesi fabbricato Acquacalda Lipari
220.000
Casa tipica e rudere con terreno Casa tipica e rudere con terreno
199.000
Vendesi fabbricato vista mare Acquacalda Lipari Vendesi fabbricato vista mare Acquacalda Lipari
250.000

Notizie e interviste dalla Capitale

dalla nostra Daniela Bruzzone

Le ricette

La Stroncatùra by Pasquale Cùfari

Dalle nostre ricette ingredienti per 4 persone... scoprile!

Eolie Islands
Caricamento