Gazzetta del Sud
Mario Cavaleri
Palermo
Si chiama "Nuovo Polo" l'intergruppo che si presenterà compatto alle prossime amministrative con candidati unici indicati dai coordinatori provinciali incaricati di mettersi all'opera sin dai prossimi giorni.
La decisione ieri sera, dopo oltre due ore di riunione nella sede Mpa a Palermo, presenti il presidente della Regione Raffaele Lombardo e i responsabili regionali dei quattro partiti "terzopolisti" protagonisti di questa alleanza strategica elettorale destinata a interessare comuni, province e la stessa Ars dove in questa fase ciascuno manterrà simbolo e autonomia di Gruppo ma con l'impegno a concordare ogni iniziativa politica e di voto. Preludio, se la risposta delle urne sarà quella attesa, a un raccordo più stretto che potrebbe approdare alla costituzione di un unico gruppo parlamentare (insieme contano 27 deputati regionali: 12 Mpa, 8 Udc, 5 Fli, 2 Api).
Intanto i quattro partiti si presenteranno con un unico candidato sindaco al primo turno; in caso di ballottaggio si valuterà caso per caso.
Ieri con Lombardo c'erano Gianpiero D'Alia, Giulia Adamo e Marco Forzese per l'Udc; Pippo Scalia, Livio Marrocco e Alessandro Aricò per Futuro e Libertà; Francesco Musotto e Enzo Oliva dell'Mpa; Mario Bonomo di Alleanza per l'Italia, il movimento che fa capo a Francesco Rutelli.
Sono stati nominati i coordinatori di alcune province cui spetterà il compito di scelta dei candidati. A Palermo sono: Lentini, Parlavecchio, Galioto (Udc); Aricò, Marrocco e Scalia (Fli); Musotto e Savona (Mpa).
A Messina: Matteo Francilia e Giorgio Muscolino (Udc); Carmelo Lo Monte (Mpa); Carmelo Briguglio (Fli); Giuseppe Chiofalo (Api).
Domani a Roma, riunione dei segretari regionali dell'intergruppo con i capi dei rispettivi partiti per un quadro completo regione per regione dove si andrà al voto.
Prossimo appuntamento siciliano venerdì mattina sempre a Palermo per decidere sui coordinatori di Ragusa, Agrigento, Trapani.
Prende corpo quindi quell'idea che proprio in Sicilia ha sperimentato una prima intesa di governo, gran timoniere Lombardo al quale i partiti alleati lasciano ampio margine di manovra nei rapporti col partner che sostiene in modo determinante l'esecutivo, cioè il Pd. Partito che all'evoluzione del quadro politico guarda con qualche riserva. Il capogruppo Antonello Cracolici infatti non ha gradito nei giorni scorsi alcune dichiarazioni del segretario Fli Scalia e ora vuole capire meglio in che modo il "Nuovo Polo" si interfaccerà appunto col Pd. «Se si strutturerà sulla base di convenienze - dice Cracolici - e coltiva una sorta di "equidistanza" allora sarà un "polo dei furbetti" e da questa operazione ci terremo ben distanti. Viceversa siamo interessati a un'alleanza col Terzo Polo, ma deve trattarsi appunto di alleanza. Anzi a questo punto c'è da valutare se non è il caso di dare pienezza all'intesa con una partecipazione più diretta al governo della Regione, andando oltre l'esperienza della "giunta di tecnici". Aspetto di incontrare il governatore per capire meglio il senso del passo avanti compiuto. Questa esperienza terzopolista è nata qui e l'abbiamo assecondata proprio perchè in chiave antiberlusconiana, il che porta a escludere l'ipotizzata "equidistanza" nel secondo turno».
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 1/18/2011
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