Gazzetta del Sud
Salvatore Sarpi
Lipari
Commissario si, commissario no, commissario forse. Su queste tre possibilità si discute da venerdì sera dopo che in consiglio comunale a Lipari è venuto a mancare il numero legale e, quindi, non si è potuto deliberare sulle controdeduzioni al PRG. Né si potrà più farlo visto che sono scaduti i termini. Diverso è il "suono delle campane" non solo dal punto di vista politico ma anche da quello squisitamente tecnico.
C'è chi sostiene che con l'uscita del presidente del consiglio Pino Longo (con conseguente mancanza del numero legale) si sia praticamente preclusa la nomina di un commissario ad acta. Diversa – si dice – sarebbe stata la situazione se Longo fosse uscito per dichiarata incompatibilità. Ma così, a quanto pare, non è stato. Ma ci sono altri pareri. Ad esempio, si sostiene che il commissario in ogni caso non potrebbe essere nominato poichè le controdeduzioni al Piano regolatore, esitato dal Cru il 15 febbraio e notificato al comune il 14 aprile, non sono assolutamente obbligatorie. Il Consiglio poteva decidere o non decidere di farle. Di perentorio c'era solo il termine di 30 giorni, dalla data di notifica, per presentare le stesse, eventuali, controdeduzioni. Forse, ma anche questo è oggetto di forti dubbi, il commissario potrebbe arrivare solo per le 5 osservazioni presentate dai privati (si dice fuori tempo massimo). In questo caso appare però probabile che vengano, presumibilmente, valutate dallo stesso CRU, Comitato regionale per l'urbanistica al quale approderanno, in ogni caso, gli atti del consiglio di venerdì e, quindi, anche gli "orientamenti- suggerimenti" dei consiglieri.
Di questi "orientamenti-suggerimenti" dei consiglieri è opportuno ricordare che è passato solo quello dei consiglieri Megna e Longo che riguardava il reinserimento del depuratore nell'area di Lazzaretto-Monte Rosa. Così come d'altronde indicato a suo tempo dal vecchio consiglio comunale. Per la cronaca il numero legale è caduto sulla "proposta Fonti" di reinserire l'aviosuperficie nel PRG anche alla luce di esigenze di protezione civile.
Il professore Giuseppe Gangemi, uno dei progettisti presenti ai lavori del Consiglio, ha avuto parole d'elogio per l'operato del sindaco Bruno e della sua giunta. «Fortemente determinato a dare al paese uno strumento così importante, al punto – ha detto – che lo si potrebbe denominare PRG Bruno».
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 5/15/2011
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