"Elicotteri ci sono già ma è sviluppo per pochi"

"Elicotteri ci sono già ma è sviluppo per pochi" Riceviamo dall'ing. Francesco Mirabito e pubblichiamo: Ho le mie origini a Salina e sono un ingegnere ambientale. A differenza di molti la mia attenzione nei confronti del problema dei sorvoli sulle isole eolie è cominiciata ormai quasi 10 anni fà, e cioè in concomitanza con i primi sparuti voli turistico commerciali che spontaneamente hanno raggiunto Salina. Da subito ho intuito il conflitto insanabile esistente tra un mezzo di trasporto come l'elicottero e la necessità di far evolvere l'offerta turistica, unica vera industria dell'arcipelago, verso elevati standard di sostenibilità. Per quanto riguarda la faccenda elicotteri in questi anni si è frainteso parecchio da parte sia dei mezzi d'informazione che dell'opinione pubblica tutta. Le battaglie messe in essere da me dal WWF e dall'associazione MAN non sono battaglie ambientali ma snervanti battaglie per la legalità. Per ribadire il diritto di vedere rispettate sul territorio leggi che hanno lo scopo di salvaguardare le meraviglie naturali presenti alle Eolie come la sicurezza pubblica. Così come ha ribadito la nota dell'Assessorato Regionale, al quale fà riferimento la lettera di Francesco Megna da voi pubblicata, volare per scopi turistico commerciali sulle Isole Eolie è incompatibile con la normativa ambientale vigente, detto così potrebbe ancora lasciare spazio a qualche fraintendimento, volare sulle Eolie è ILLEGALE (se non per scopi di emergenza sanitaria o protezione civile). E lo è da anni ormai, il regolamento delle Riserve presenti nell’arcipelago delle Isole Eolie, senza dover scomodare tutte le direttive comunitarie inerenti, vieta espressamente il sorvolo delle aree protette salvo che per esigenze di soccorso! Ma allora come è possibile che ancora oggi ci sono compagnie che effettuano quotidianamente voli di trasferimento ed ancora peggio voli turistici a volo d'uccello sull'arcipelago? Come è possibile che esiste una compagnia che non solo pubblicizza da anni queste attività ma che per di più ha una base operativa a Panarea? Questo è quello che insieme alle associazioni sopra citate chiediamo da anni agli enti competenti e che ora stiamo chiedendo alla magistratura. Come è possibile: che dopo il tavolo tecnico del Luglio 2009, durante il quale era già stata chiarita l'illegalità di queste attività, sino ad oggi non siano stati presi provvedimenti di alcun genere? Come è possibile che ancora oggi l'amministrazione di Malfa nella persona del Sindaco Longhitano, intervistato da me meno di un mese fa, sostiene la praticabilità legale di questi voli? Ma soprattutto come è possibile che ci siano ancora Amministratori che si interrogano sulla possibilità di utilizzare gli elicotteri per produrre dello sviluppo? Vorrei dire a questi signori che il trasporto a mezzo elicottero oggi alle Eolie è un dato di fatto! Non serve pianificare un bel nulla, diverse compagnie private hanno già organizzato tutto (ad eccezione forse di imbavagliare per bene gli ambientalisti come me o Anna Giordano), oggi si può arrivare a Salina in poche decine di minuti da Catania come da qualsiasi altro scalo del meridione o, come una di queste compagnie pubblicizza, da qualsiasi appezzamento di terra!! Dunque il trasporto per via aerea lo abbiamo già! E il tanto atteso sviluppo dov'è?? La destagionalizzazione? La verità è che questa attività produce economie per pochissimi operatori del settore, ma ahimè per quei pochi che contano nel nostro piccolo grande mondo, si insomma gli elicotteri servono a chi ha la facoltà di farli volare anche se è illegale! E cosa resta all'arcipelago? Cosa resta oltre il tremendo frastuono, oltre il legittimo, in quanto fondato, timore che l'ennesima manovra a bassa quota si tramuti in tragedia. Cosa resta oltre i dati ufficiali che denunciano una riduzione del 30% in 10 anni del numero degli esemplari di Falchi della Regina alle Eolie. Quale giovamento, quale utilità, quale sviluppo. Io lo sto ancora cercando. Invito tutti gli amministratori delle Isole, tutti gli abitanti o chiunque ne avesse voglia e competenza a sottopormi un piano strategico o anche solo due righe che possano spiegare come e perchè qui e oggi questo continuo stupro ai danni dell'arcipelago si debba millantare per sviluppo. Ing. Francesco Mirabito

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 8/13/2011

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