Stromboli- Lettera di Aimèe Carmoz al deputato nazionale del Pd, on. Alessandra Siragusa, tra i fimratari di un disegno di legge per la scuola nelle isole minori:
Gentile Onorevole,
Mi chiamo Aimée Carmoz e mi sono già una volta rivolta a Lei per problemi gravi che interessano il paesino dove vivo, cioè l'isola di Stromboli nelle Eolie.
Dipendiamo dal Comune di Lipari, siamo l'isola più lontana, la più famosa internazionalmente, e la più abbandonata. Il Comune sfrutta la nostra nomea e non fa nulla per aiutarci a viverci. Non abbiamo attracchi sicuri, ci tolgono poco a poco ogni collegamento utile con la terra ferma. Da noi in estate sbarcano ogni giorno, per un 'ora 4.000 turisti "usa-e-getta", e non abbiamo neanche un cesso pubblico.
Questo per grandi linee
Due anni fà, ci hanno costruito una grande scuola . Ce ne siamo meravigliati assai ! Però passato l'interesse loro per il fascino delle nuove costruzioni...abbiamo dovuto combattere per ottenere il riscaldamento d'inverno, tra le mura nuove grondanti umidità...
Adesso ci tolgono anche le maestre
Per le cinque elementari, una pluriclasse, unica. Per le tre medie, un'altra pluriclasse unica. Ciascuna con due insegnanti.
Maestre che lavorano nel peggior disagio che ci sia, dovendo venire da paesi della Sicilia, con aliscafi che sì e no partono per l'isola alle 6 di mattina e ogni tanto dopo un'ora di navigazione agittata tornano indietro senza poter attraccare.
Anche se i bambini sono pochi, è questo un motivo sufficiente per buttare al mare la loro povera vita ?
Già parecchie famiglie si sono sacrificate. Le madri partono con i figli, cercano una stanza dove vivere, a Milazzo o a Lipari dove le maestre ci sono. I padri restano sull'isola, dove hanno il loro piccolo lavoro di muratura, mantenimento delle seconde case.
Perché già da un po' di anni, nessun bambino avendo fatto tutto il ciclo delle primarie qui ha mai potuto accedere all'università. E sarà sempre peggio . Stiamo tornando a prima del Risorgimento, a prima dell'interesse di Vito Nunziante per il destino dei bambini siciliani.
Si può imporre questo strazio alla gente ?
Vorrei dire tanto, tanto di più. Ma perché se intorno a me dappertutto vedo solo degrado, e risate senza gioia.
Chiedo solo qualche maestra in più, per questi bambini che hanno tanto da imparare.
Per i loro primi passi verso il domani..
Cordiali saluti.
Aimée.
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 9/24/2011
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