Gazzetta del Sud
Michele Cimino
Palermo
Sempre più trasparenti i movimenti finanziari della Regione. Questa mattina l'assessore all'Economia Gaetano Armao presenta alla stampa il primo numero del bollettino periodico sul "Fabbisogno finanziario" regionale. Sarà consultabile anche on line e riporterà l'andamento dei mercati finanziari ed ogni altra utile informazione per conoscere le attività svolte dalla Regione in tale settore.
Domani, invece, l'Ars riapre i battenti per proseguire l'esame del disegno di legge sulla lingua dei segni di cui è relatore l'on. Totò Lentini dell'Udc. Le commissioni legislative, a loro volta, dovrebbero essere impegnate nell'esame della finanziaria regionale e del bilancio per il nuovo anno, ma vanno a rilento in attesa dell'annunciato dibattito sulla mozione di sfiducia al presidente della Regione Raffaele Lombardo.
È dall'inizio della settimana scorsa, da quando il capogruppo del Pdl Innocenzo Leontini, accogliendo l'invito del segretario nazionale del suo partito Angelino Alfano, dopo avere incontrato gli altri capigruppo dell'opposizione, Rudy Maira del Pid e Titti Bufardeci del Fds, ha informato i giornalisti che, visto il risultato ottenuto con la mozione di censura all'assessore alla Salute Massimo Russo, la medesima iniziativa sarebbe stata adottata nei confronti del presidente della Regione. Solo che, mentre la mozione di censura è stata votata per alzata e seduta in un aula in cui il numero legale, per regolamento, era presunto, la mozione di sfiducia va votata per appello nominale e, per essere approvata, deve ottenere 46 voti a favore, a prescindere dal numero dei deputati presenti e votanti. Le opposizioni, oltre ai 29 voti provenienti dalle loro file, contano di ottenere anche quelli dei deputati del Pd che non condividono la linea del loro partito all'Ars e vorrebbero che si ritirasse subito il sostegno al Governo Lombardo per andare a nuove elezioni. A quelli della minoranza del Pd, inoltre, sempre nelle intenzioni dei capigruppo dell'opposizione, dovrebbero aggiungersi anche i voti dei malpancisti dell'Udc, di Fli e, addirittura, del Mpa, del partito del presidente della Regione.
«Questo governo, nei fatti – ha spiegato Leontini nel momento in cui annunciava l'imminente presentazione della mozione di sfiducia – è già stato sfiduciato dalla sua stessa maggioranza, a cominciare dal Pd, che ha dichiarato finita la giunta tecnica».
A suo giudizio, infatti, «i partiti che sostengono Lombardo sono allo sbando», per cui è «il momento giusto per trasformare una battaglia di bandiera nella spallata definitiva».
Sulla carta i conti per le opposizioni potrebbero tornare, anche se appare piuttosto inverosimile che almeno 16 deputati del cartello di maggioranza possano votare con loro. «Non sono preoccupato per niente della mozione di sfiducia», ha, infatti, commentato Lombardo. «Credo nella Provvidenza. Credo che ci siano tutte le condizioni – ha aggiunto – perché venga respinta».
In quanto alle fibrillazioni interne alla sua maggioranza, ha subito precisato: «Prima il Pd aveva chiesto un governo politico e ora ha cambiato idea, il Terzo polo voleva la giunta tecnica e ora ne vuole una politica. Le opinioni come si vede sono mutevoli, intanto bisogna fare lavorare questo governo. Portiamo avanti finanziaria e riforme, poi, se e quando ce ne saranno, le condizioni valuteremo eventuali cambiamenti».
Il testo della mozione, comunque, è già pronto e, dal momento in cui sarà annunciata in aula, dovrà essere discussa e votata entro tre giorni.
a cura di Peppe Paino
Data notizia: 10/17/2011
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