Il federalismo premierà chi saprà amministrare

Gazzetta del Sud Palermo- «Finalmente con l'entrata in vigore del federalismo vedremo chi sa amministrare bene e chi no, chi è attento e chi invece non utilizza le risorse che ha a disposizione e sperpera denaro in clientele e sprechi, come fa questo governo regionale in Sicilia». Così Enrico La Loggia, presidente della Commissione parlamentare per l'attuazione del federalismo fiscale al convegno sul tema "Federalismo: quali prospettive per la Sicilia" organizzato a Palermo da Confcommercio Sicilia. «Qualcuno mi chiede se il federalismo può far male alla Sicilia - ha aggiunto - io rispondo che può fare malissimo ai cattivi amministratori perchè per loro si prevede la rimozione e il divieto di candidarsi fino a 10 anni». Per Leoluca Orlando, portavoce nazionale di Idv «oggi in Italia si sta realizzando una perversione del federalismo: è un federalismo clientelare, che sostanzialmente dà agli amici e toglie ai nemici. La ragione principale del federalismo è la responsabilità dei governi locali, presuppone un sistema adeguato di sanzioni: insomma - ha concluso - quella che abbiamo di fronte a noi è una risorsa ma può diventare un limite, così come la speciale autonomia siciliana». Il capogruppo Mpa all'Ars Francesco Musotto, in replica all'intervento di La Loggia ha dichiarato: «Ora che i nodi stanno per venire al pettine, e tutti quanti noi saremo chiamati a pagare il conto duro e salato di una politica nazionale scellerata, qualcuno immagina di impartire lezioni di buona amministrazione, ammonendo il governo siciliano a non presentarsi a Roma con il cappello in mano': immagine questa che è un vero e proprio stravolgimento dei fatti e della realtà. Col cappello in mano, da quasi venti anni, a Roma ci sono andati, e non certo per difendere l'interesse della Sicilia, tutti quegli ascari che hanno barattato l'identità e il futuro della Sicilia per poltrone e posti al sole dei colli romani. Questo governo è impegnato per garantire alla Sicilia quelle riforme necessarie e indifferibili che potranno rendere la nostra regione moderna e competitiva. Il nostro compito è sradicare quei grumi di sprechi e cattiva gestione generati proprio da quella classe politica la cui cifra stilistica è stata quasi sempre il servilismo". Ma secondo il coordinatore regionale del Pdl, Giuseppe Castiglione «dicendo che finalmente con l'entrata in vigore del federalismo vedremo chi sa amministrare bene e chi no, chi è attento e chi invece sperpera denaro in clientele e sprechi, come fa il governo regionale in Sicilia, il presidente La Loggia ha soltanto detto una grande verità. Il federalismo - aggiunge Castiglione, che è anche presidente dell'Unione province italiane - sarà un'occasione d'oro, di crescita, di riscatto, di ripresa e di sviluppo per tutte quelle regioni amministrate virtuosamente e una debacle per coloro che mandano i conti in rosso. Probabilmente è per questo che sono preoccupati il governatore della Regione e i suoi seguaci. Ricordo infine - conclude l'esponente del Pdl - che questo percorso rapido e virtuoso, da tutti auspicato e più volte richiamato dallo stesso Presidente della Repubblica, non si sta invece concretizzando nella Regione Siciliana, che per la definizione delle norme di attuazione, non ha ancora prodotto un solo testo».

a cura di Peppe Paino

Data notizia: 11/8/2011

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