Una settimana in Portogallo

Una settimana in Portogallo Tornare ad essere padrone del tuo tempo, non il suo schiavo. Questo succede in Portogallo, terra bellissima, ricca di storia e di fascino, dalle dimensioni contenute (che permettono di girarla in tempi relativamente brevi) e dai panorami più diversi. Una settimana in Portogallo rigenera. Lì ancora sui tram fanno sedere le donne incinta e le signore anziane. Lì ti aiutano a trovare la strada per la tua meta con pazienza ed educazione. Lì ti rispondono in portoghese ma si fanno capire. Lì ho trovato umanità e gentilezza di altri tempi. Lisbona, liberata dal regime solo nel 1974, è una bellissima capitale, dalle maestose piazze e dai meravigliosi pavimenti a mosaico. Si espande in forma squadrata, geometrica, numerica ed ordinata, ma fiorisce in collinette che dominano la città, raggiungibili con caratteristici tram che la collegano da una parte all’altra e su cui vale la pena fare un giro panoramico a prescindere dalle mete da raggiungere e dai quartieri imperdibili che la rendono unica, uguale solo a se stessa. Due i ponti che collegano le rive della città, divisa dal fiume Tago, il Vasco de Gama, inaugurato nel 1998 in occasione dell’Expo, ed il ponte 25 aprile, data della Rivoluzione dei garofani. La grandezza di Lisbona è riassunta nell’imponente monastero di Belem e nella meravigliosa Torre sul mare, a pochi chilometri dalla capitale portoghese, collegati col tram 15: torre, chiostro e monastero sono esempi unici e perfetti di stile manuelino del Rinascimento portoghese. Mozzafiato. A qualche decina di chilometri da Lisbona, noi italiani nostalgici siamo tentati dalla visita all’ultima residenza del nostro re Umberto in esilio a Cascais. Ora la villa è un hotel a cinque stelle e la cittadina è un posto residenziale per ricchi portoghesi che amano il mare. A proposito di mare, proprio in Portogallo, ci si può perdere nell’orizzonte europeo più vicino alle Americhe, Cabo de Roca. Arrampicandosi per le vie interne si raggiunge in un’ora circa da Lisbona la collinare Sintra, ridente cittadina arroccata, meta di turismo di massa, ricca di negozietti con ammennicoli locali. Carina. Altro fascino ho subito da Coimbra, sede di una tra le più antiche e prestigiose università d’Europa, che all’inizio di maggio, periodo in cui sono stata in Portogallo, festeggia per una settimana studenti e famiglie, rendendo la città ancora più allegra e piena di giovani rigorosamente in uniforme! Gli universitari indossano infatti una divisa nera con mantello ricco di stemmi, tagli e cuciture dal preciso significato. Da Coimbra a Porto si può fare una piacevolissima sosta culinaria (come si mangia bene in Portogallo!!!) a Mealhada per gustare il maialino più buono dell’intera nazione; bere direttamente dalla sorgente di Luso (una delle acque naturali più bevute del paese) e fare una passeggiata nell’incantevole riserva naturale di Bucaco, parco forestale che regala sensazioni fiabesche. Eccomi a Porto, altra storia, altro fascino, altra realtà. Rua de Santa Catarina offre mille vetrine e negozi, ma anche nel centro della città si respira un’atmosfera portuale; l’aspetto di Porto è dimesso e superbo, povero e ricco, bello e brutto, fatiscente e pittoresco, caotico e romantico allo stesso tempo. Obbligatoria una visita alle cantine del famosissimo vino Porto, a Villa Nova de Gaia, dove sotto il meraviglioso ponte Dom Luis I, sorgono imponenti e bellissime le fabbriche del vino liquoroso, pronte ad accogliere i turisti per degustazioni e vendite del prodotto della nazione più famoso nel mondo. L’aereo di ritorno mi aspetta a Lisbona, che dista 300 km da Porto. Interrompo il viaggio tra le due principali realtà portoghesi con una sosta a Fatima, dove riesco ad estraniarmi dalle distrazioni turistiche sorte intorno alla Madonnina, ad accendere un cero per buttarlo nel falò (così si fa nel posto dove è apparsa la Madonna ai pastorelli nel 1917) e a recitare un Ave Maria. A dieci chilometri dalla Madonnina di Fatima, c’è l’imperdibile monastero di Batalha, un gioiello nel deserto! Monasteri, città, storia, collina, oceano, monti, luci, cielo, dolci, baccalà, maialino, musica del fado, caffè storici, vegetazione, educazione, bellezza, conquista del tempo, rapporto vita-euro, azulejos (le maioliche color mare di tradizione araba), questo e molto altro è un viaggio in Portogallo!

, a cura di Daniela Bruzzone

Data notizia: 6/6/2008

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