A Natale, festa di pace, viene ammazzata una donna; per la festa delle donne che dovrebbe celebrare l'emancipazione femminile e il rispetto dei suoi diritti, viene calpestata la dignità del gentil sesso. Siamo indietro. Anzi, siamo nulla. Uomini e donne, maschi e femmine. Ci sono donne, non ancora mamme, che non ci pensano; con due chiappe in faccia, innocenza dell'età, trascorronno la serata con le amiche. Ci sono donne, come la povera ventinovenne G.V. che passano la serata in ospedale, vedendo di colpo svanire il sogno di stringere tra le braccia quel bimbo portato in grembo per otto mesi. E volano, sempre come G.V. ,tra i cieli del messinese, in cerca di un altro ospedale per salvarti una vita già duramente segnata. Ci sono uomini, poi, che non sono tali e che decidono per le donne isolane, le quali restano più penalizzate di altre. Ieri era l'otto marzo. Lipari non può festeggiare. Piange ancora e attende le urne. Chiudetele: tanto non servono a nulla !
In serata l'associazione I-dee ha sospeso la manifestazione sulla festa delle donne radunando al centro giovanile una cinquantina di persone per affrontare seriamente la questione Punto nascita a Lipari. Abbiamo raccolto gli interventi di Tlde Paino, Aldo Natoli e Pietro Lo Cascio
a cura di Peppe Paino
Data notizia: 3/9/2012
dalla nostra Daniela Bruzzone
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