Lipari- Diverse ipotesi per il futuro dei trasporti marittimi integrativi veloci e nessuna certezza. Neanche, purtroppo, per l'immediato futuro nonostante a qualche giorno dal voto si parli con insistenza di proroghe o trattative private per i collegamenti veloci tra le Eolie, le Egadi e la terraferma. L'obiettivo è ovviamente quello di far passare un'estate che si presenta più calda del solito. Come, però, al momento non è dato sapersi. Da oggi mancano 19 giorni alla fine di giugno e quindi al termine dei servizi della Ustica Lines, già tra l'altro in proroga di un mese dallo scorso 31 maggio, effettuati secondo le modalità del bando della gara d'appalto disertata dagli armatori. Cioé con tre sole linee in entrambi i comparti e senza la copertura per il quinquennio dei costi del gasolio. Eppure stiamo parlando delle isole minori. Cioè di quelle realtà che rappresentano gran parte del turismo regionale. Anche per i tanti esponenti politici che frequentano questi posti in vacanza. Proprio a livello politico si notano timidi cenni di risveglio sulla questione da parte della deputazione messinese. Franco Rinaldi del Pd ha sottolineato che «la Regione ha il dovere di raccogliere l'appello dei sindaci e di far fronte alle legittime istanze di realtà territoriali troppo spesso mortificate a causa di una programmazione miope e irresponsabile». In effetti il problema non è sicuramente di oggi. Per il consigliere comunale del Pd di Lipari, Giacomo Biviano, si rende necessaria una giornata di mobilitazione a Palermo di concerto con la Filt Cgil e con la massiccia partecipazione di tutte le forze politico sociali. «Altrimenti le Eolie o le Egadi – ha concluso ironicamente Biviano – potranno essere raggiunte in un modo solo: Si... remar». Frattanto il presidente della Federalberghi delle Eolie, Vito Russo, lancia l'allarme occupazionale invitando il prefetto a convocare un incontro assieme ai sindaci e ai responsabili regionali: «La malaugurata ipotesi di una drastica riduzione nei collegamenti marittimi – ha scritto Russo – potrebbe casusare la chiusura di molti esercizi commerciali e una debacle completa della nostra già fragile economia turistica. Già fortemente aggrediti da concorrenze esterne e penalizzati nei costi dei servizi non riusciremmo a sopportare ulteriori penalizzazioni che ledono ancor più i nostri diritti i di cittadini italiani». Il sindaco di Lipari, ieri a Palermo, nella qualità di rappresentante delle isole minori siciliane ha incontrato unitamente al collega di Ustica il capo dipartimento dei trasporti Falgares. «È stato chiesto – ha detto il primo cittadino – in attesa di una soluzione immediata che per il 18 giugno arrivi in qualche modo all'Ars la proposta di portare il relativo capitolo di spesa da 30 a 65 milioni di euro, comprensivi ovviamente dei costi a crescere del gasolio. Ogni anno – ha aggiunto Bruno – non possiamo affrontare gli stessi problemi per cui si richiede un atto di responsabilità per i prossimi cinque anni».
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 6/12/2008
dalla nostra Daniela Bruzzone
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