Terme San Calogero sempre più degradate

Terme San Calogero sempre più degradate Gazzetta del Sud Salvatore Sarpi Lipari- Continua il degrado delle Terme di San Calogero e dell'attigua tholos micenea. Dopo l'intervento "tampone" degli ex lavoratori della Pumex, che hanno ridato dignità e visibilità ad un sito abbandonato e alla mercè del tempo e non solo di quello, sullo stabilimento e sull'attigua area storico-archeologica è sceso il silenzio. Soprattutto quello delle Istituzioni. Ha ripreso invece fiato e nuovo slancio il fenomeno dell'abusivismo, del malcostume e del degrado. Incredibilmente della parte storica si sono riappropriati i soliti "abusivi" che, scavalcando il piccolo muro delimitatorio, penetrano all'interno di quell'area coinvolgendo nella "illeicità" anche inconsapevoli turisti attratti dalla bellezza e dall'importanza del sito e che per questa "escursione non autorizzata" rilasciano delle offerte. Una presenza che si trascina da tempo, "frenata" durante la presenza degli ex operai Pumex e che è ripreso con frequenzaanche perchè chi dovrebbe tutelare quei beni (tholos e stabilimento)non lo fa. Con il rischio che interventi estemporanei (basta chiedere agli ex lavoratori Pumex che hanno trovato di tutto, compreso una canna in gomma che dirottava l'acqua) danneggino irrimediabilmente quel bene architettonico.Ma non finisce qui... all'abusivismo si aggiunge il degrado e l'inciviltà. Sul fronte, lato mare dello stabilimento, una finestra aperta, probabilmente a seguito di forzatura, permette di accedere all'interno dello stabilimento. Un accesso attraverso il quale, come è ben evidente qualcuno ha pensato bene di trasferire un bel materasso "multiuso" ( nella foto). Certo non il meglio che si possa desiderare ma sta lì. Sulla vicenda è intervenuto il dott. Pino La Greca, cultore della storia eoliana e autore di un libro sulle Terme, con una lettera al sindaco Mariano Bruno e alla dott. Maria Clara Martinelli della Soprintendenza . «Il visibile degrado di San Calogero e l'opera abusiva di taluni- ha scritto rivolgendosi a Bruno- mi spinge a scriverle per chiederle che fine ha fatto la tanto sbandierata convenzione che, nell'ultimo trimestre del 2007, sembrava dover risolvere tutti i problemi relativi al "mantenimento e valorizzazione dello stabilimento ed aree annesse, attraverso la custodia, l'intrattenimento dei visitatori, la manutenzione ordinaria dello stabile nonchè l'esercizio di ogni altra iniziativa collaterale finalizzata alla promozione di attività turistiche e socio-culturali." Appare sconcertante-continua La Greca- che un bene archeologico di valore fondamentale della nostra isola debba essere lasciato in mano ad un gruppo di abusivi e la totale assenza di qualsiasi regola e misura di tutela del nostro patrimonio. La invito ad attivare la società cooperativa che doveva occuparsi della manutenzione e valorizzazione dello stabilimento termale di San Calogero perchè immediatamente attui quanto si è impegnata a porre in essere oppure individui un diverso soggetto che possa adeguatamente valorizzare quel sito. Le confermo sin d'ora, (vista la mia attività di libero professionista)- conclude il dott. Pino La Greca- che ci sono numerose associazioni culturali locali che sono disponibili ad occuparsi dello stabilimento di San Calogero alle medesime condizioni della convenzione approvata dalla sua Amministrazione nel passato anno».

, a cura di Peppe Paino