Lipari, strutture turistiche non pagano i tributi

Lipari, strutture turistiche non pagano i tributi Gazzetta del Sud Peppe Paino Lipari- Benvenuti alla “banca” del Comune di Lipari dove le tasse per i servizi resi alla cittadinanza sono , si , un dovere ma, evidentemente, da estinguere, tra ricorsi, contro ricorsi e acconti, con calma. Se è vero che solo per aver accumulato negli ultimi anni avanzi di amministrazione per tre milioni di euro ( vanto dell’ex Sindaco) l’ente più rappresentativo dell’arcipelago si è guadagnato l’improprio appellativo di “virtuoso” è anche vero che di soldi ne sono entrati pochi come dimostra una indagine relativa agli anni che vanno dal 2006 al 2010 sulle strutture turistico-ricettive. Se si guardano le iscrizioni a ruolo, per tasse non pagate come l’Ici emerge che, in quei quattro anni, la forbice con gli incassi si è progressivamente allargata. E mancano gli ultimi due drammatici anni in crescendo negativo. Ma andiamo per ordine. Nel 2006 si sono registrate iscrizioni a ruolo per 337.757,58 euro. Incassati tra versamenti e rateizzazioni 282.811,03. Nel 2007, a fronte di iscrizioni a ruolo per 360.553,50 euro si sono registrati tra versamenti e rateizzazioni incassi per 293.586,46. Nel 2008 le iscrizioni a ruolo ammontavano a 410.336,00 euro ma sono stati incassati, sempre tra versamenti e rateizzazioni 294.762,87 euro. Nel 2009 si sono registrate iscrizioni a ruolo per un totale di 597.387,00 ma le entrate, tra versamenti e rateizzazioni sono state 352.566,13. Nel 2010, infine, le iscrizioni a ruolo ammontavano a 623.770,00 ma gli incassi, sempre tra versamenti e rateizzazioni sono stati solo di 194.537,00 euro. Sui dati a disposizione da segnalare ancora i ventisette contenziosi sulla Tarsu registrati nel 2010 con gran parte di acconti versati nel 2011, i ventuno contenziosi , sempre per la tassa sui rifiuti , del 2011 con acconti versati anche nell’anno corrente. Ed ancora, per l’Ici , nel 2011 sono stati dieci i contenziosi e otto nel 2012, ovviamente per importi relativi agli anni precedenti. Risalenti anche agli anni 90. Ma ancora più significativi sono i dati su idrico e suolo pubblico non ancora in nostro possesso. Insomma, in questo Comune chi ha una certa solidità patrimoniale fa “fatica” a pagare e anche da prima dell’inizio del nuovo millennio e i motivi vanno chiesti agli amministratori del passato. Certamente, ora che il turismo, da queste parti, è in grande crisi per un sistema che fa acqua , a cominciare dai trasporti, tutto diventa più complicato. Gli aumenti Imu decisi dall’amministrazione a approvati dal Consiglio comunale ( al pari dell’addizionale al massimo dell’Irpef) per coprire lo squilibrio di 2 milioni 350 mila euro e chiudere il bilancio di previsione 2011, non faranno che peggiorare la situazione. Passati dal 7,6 al 9,6 per mille colpiranno, com’è noto, seconde case e attività produttive, come gli stessi alberghi anche se va ricordato che l’amministrazione ha preso l’impegno di rivedere i rincari il prossimo anno con le entrate provenienti da tassa di sbarco, ticket sul turismo “mordi e fuggi” e di ingresso al Castello. Si, ma intanto, gli oltre 4 milioni stimati di tributi pregressi dovuti tra tarsu, acqua, suolo pubblico, Ici e i 2 milioni di oneri di urbanizzazione come si riscuoteranno ?

a cura di Peppe Paino

Data notizia: 11/7/2012

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