"I.I.S. Conti massacrato dall'approssimazione"

"I.I.S. Conti massacrato dall'approssimazione" Riceviamo dalla prof.ssa Tommasa Basile, dirigente dell'Istituto Isa Conti e pubblichiamo: Egregio Direttore, apprezzo da anni la sua garbata competenza giornalistica e le rispondo. Non conosco il Signor W. Ferlazzo non ho memoria di averlo mai incontrato, non so se è il genitore di uno studente dell’IS. Conti di Lipari, lo eleggo comunque al ruolo di interlocutore critico, destinatario simbolo di un chiarimento rivolto a quanti come lui poco sanno del nostro quotidiano travaglio. Il mio ruolo di Dirigente scolastico mi impone, in caso di occupazione dell’istituto , un’immediata comunicazione alle autorità competenti, un atto dovuto che non può e non deve indulgere ai sentimenti nè esprimere considerazioni personali nei confronti dell’operato studentesco. L’interruzione dell’attività didattica come forma di protesta, votata dalla maggioranza degli studenti, non può essere ufficialmente condivisa dal Dirigente. La preside Tommasa Basile nel suo ruolo istituzionale non può, non deve e non vuole condividere un’illegalità e contrapporsi al Ministero che sul territorio rappresenta. Negli anni la precedente Amministrazione locale con il Sindaco dottor Mariano Bruno, l’assessore provinciale Prof. Di Bartolo ed il Consiglio di Istituto hanno più volte affrontato l’annoso problema dei locali, la cui punta di massima criticità è stata determinata dall’inagibilità della sede Arcivescovile, nella quale era ospitata una sezione del Liceo Scientifico. Le soluzioni al tempo proposte, in attesa della costruzione del nuovo plesso ,da decenni promesso a Lipari, erano le seguenti: un appartamento a Serra, rivelatosi per le sue caratteristiche di civile abitazione inidoneo ad ospitare delle classi; un prefabbricato della protezione Civile da montare in tempi mai precisati nel giardino dell’Istituto ed infine il trasferimento di alcune classi al liceo di Milazzo. Il Consiglio di Istituto del tempo all’unanimità e l’Autorità locale, considerata la particolare fisionomia del nostro territorio e per evitare ai ragazzi il disagio di un doppio turno in orario pomeridiano hanno individuato negli ambienti limitrofi alla palestra la possibilità di realizzare locali atti ad ospitare le classi meno numerose con la promessa di una definitiva soluzione. Forse la scelta non è stata la migliore, ma certamente è stata assunta da tutti con spirito di servizio ed in buona fede. Questa mia breve e doverosa sintesi non vuole innescare alcuna dialettica mediatica sull’operato mio e degli studenti, come da qualche tempo è uso avvenire, personalmente non condivido l’agone dialettico degli adulti nostalgici, moralisti, comodi rivoluzionari che in questi decenni in verità poco hanno fatto per difendere Lipari negli anni sempre più depredata. E’ piuttosto con la serenità dei giusti che scrivo ed accolgo ogni critica, in questi giorni da più parti mi vengono ricordate le circolari ministeriali e dati suggerimenti e soluzioni al problema del pendolarismo dei docenti. Sorrido amaramente per l’avventatezza e l’approssimazione con cui si consuma il massacro e il vilipendio del Conti Vainicher, unica fonte ufficiale deputata alla formazione dei giovani adolescenti eoliani. Tanta virulenza mi stupisce, mi fa sospettare che possano esserci malcelati interessi che poco o niente hanno a che fare con la cultura. Non voglio però che questa mia lettera inclini verso la polemica, vorrei piuttosto senza mai perdere l’entusiasmo per il mio lavoro , condividere presto con il Sindaco e la Giunta Comunale, i genitori e gli studenti un ambizioso progetto. E’ questa l’unica lotta in cui credo e che sono capace di fare. Tommasa Basile Dirigente Scolastico I.I.S. Conti Vainicher

a cura di Peppe Paino