Adesso è ufficiale. L’Aeroporto dello Stretto (Reggio Calabria) è rientrato nel piano nazionale per lo sviluppo aeroportuale, predisposto dal ministro Passera, e adesso si ritrova tra i trentuno aeroporti di interesse nazionale (da Milano Malpensa, Fiumicino e Venezia sino a Napoli per arrivare a Lampedusa e Pantelleria), che saranno oggetto di interventi infrastrutturali. Il piano ministeriale non prevede la realizzazione di alcun nuovo scalo sul territorio nazionale.
Dunque, una bella giornata, quella di ieri, per il “Tito Minniti” che ora può guardare al futuro con rinnovato entusiasmo. E il presidente della Sogas, Carlo Porcino, ha brindato alla bella notizia giunta da Roma: «Siamo davvero contenti per come si è evoluta l’intera situazione. Da un anno e mezzo avevamo avviato i contatti con l’Enac ed eravamo ottimisti per una buona conclusione. Essere considerati aeroporti di interesse era fondamentale ma non può essere considerato un punto di arrivo, deve essere un importante punto di partenza. Non posso dimenticare – ha aggiunto Porcino – che un anno e mezzo fa eravamo sul punto di chiudere l’aeroporto travolti da debiti e vincoli. Credo che in questo periodo abbiamo fatto davvero qualcosa di buono. E non potevamo riuscirci senza la giusta sinergia istituzionale, una comunione d’intenti che premia e paga con risultati importanti».
La Sogas adesso sta puntando forte sulla “charteristica” per incrementare il numero degli utenti: «Puntiamo a raggiungere quota 850.000 passeggeri. Con i collegamenti russi e i nuovi voli per l’Egitto siamo certi di poterci riuscire».
gazzettadelsud.it
a cura di Peppe Paino
Data notizia: 1/30/2013
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