Una Sicilia nuova è la visione dell’Assessore regionale al Turismo e Sport, Michela Stancheris, che annuncia la “scoperta” di un tesoretto di 276 milioni di euro da spendere entro il 2015 con la progettazione di nuovi piani per l’internazionalizzazione o della comunicazione. Programmazione da gestire fianco a fianco con le attività produttive della collega Linda Vancheri al fine di dare nuova linfa agli imprenditori del settore travolti dalla crisi. A questa cifra si aggiungono le risorse previste dal protocollo di intesa, firmato tra Regione siciliana e il Ministero della Coesione Territoriale, alla presenza del Ministro Carlo Trigilia e dell’assessore ai Beni Culturali Maria Rita Sgarlata. Attraverso la sottoscrizione di questo accordo, viene ridefinita la governance del Poin.
Si tratta un programma di risorse comunitarie che da lungo tempo erano inutilizzate per difficoltà del modello organizzativo, difficoltà che sono state risolte e superate grazie a questa intesa Stato – Regione, fortemente voluta dal governo Crocetta e che rende disponibili ingenti risorse, pari a 130 milioni di euro in fase di programmazione e destinati al potenziamento degli attrattori culturali in Sicilia. I fondi potranno essere destinati alla realizzazione di poli museali di eccellenza nei centri maggiormente significativi dal punto di vista culturale e turistico della Sicilia.
Dopo i tagli nella finanziaria regionale e l’annullamento dei finanziamenti ad enti, associazioni ed Istituti di vario genere compresi nella tabella H, l’Assessore Stancheris spiega che sarà prioritaria l’attenzione per fornire servizi eccellenti, fondamentali all’immagine turistica dell’Isola. Nasce da questa analisi, la decisione di riproporre la norma (bocciata dal commissario dello Stato) che introduceva un ticket d’ingresso alle isole minori fino ad un massimo di 5 euro: «Un biglietto di accesso a beni dell’umanità è necessario per salvaguardarne il valore di patrimonio naturalistico e paesaggistico delle isole Eolie o dell’Etna sia il minimo – dice la Stancheris – anche per garantire la copertura di quelle attività di sicurezza che servono sia ai comuni che gestiscono tali beni, sia ai turisti che ne fruiscono».
«Si sbaglia poi a pensare che i turisti in Sicilia arrivino solo in luglio e agosto: a Pasqua le spiagge non erano ancora attrezzate per l’accoglienza. Utilizzeremo i forestali, visto che ne abbiamo a sufficienza, per la pulizia delle spiagge tutto l’anno. Dobbiamo essere in linea con un mercato sempre più esigente».
«Con la riorganizzazione dei Forestali abbiamo ottenuto un risparmio del 30% e un meccanismo diverso di utilizzo dei lavoratori » precisa l’Assessore all’Economia Luca Bianchi, mentre fa il punto su una finanziaria che, a suo dire, è tutto fuorché di lacrime e sangue: «Basta guardare ai Comuni. A fronte di un taglio da un miliardo e mezzo tutto a carico della Regione, i Comuni hanno ricevuto un taglio di appena l’8%. Abbiamo chiuso, in conferenza stato-regioni il ddl 335 che porterà 94 milioni agli enti locali. Circa 64 milioni ai comuni e 30 alle Province. E poi c’è l’adesione al Patto di stabilità verticale che ha sbloccato 230 milioni adesso mentre presto ne giungeranno altri 190».
Anche il Presidente della Regione Crocetta snocciola i punti della Finanziaria a cui “i media non hanno saputo dare la giusta rilevanza”: «Abbiamo avviato il Patto dei sindaci che conta dell’adesione di 280 comuni e prevede l’assunzione di 20 mila persone grazie al più grande progetto di energia alternativa mai fatto in Europa. Siamo inoltre riusciti a perfezionare la programmazione europea, abbiamo concluso un accordo con le Ferrovie dello Stato per l’alta velocità, abbiamo finanziato le zone franche urbane». E ancora, nessun passo indietro sulla riforma del settore della Formazione: «Abbiamo assicurato la continuità per i lavoratori degli sportelli multifunzionali attraverso le nuove agenzie del lavoro, alle quali potranno anche partecipare gli attuali enti di formazione».
Intanto giunge, dopo sedici anni, l’intenzione da parte dell’Assessore alla Formazione Nelli Scilabra, di fare rinascere l’Albo dei Formatori, che conterrà tutto il personale in servizio a tempo indeterminato, docente e non docente dei corsi di formazione professionale assunti entro il 31 dicembre 2008. Verranno inseriti anche tutti lavoratori licenziati purchè in servizio entro quella data. A chi invece si chiede se la riforma delle Province sia passata nel dimenticatoio, Crocetta risponde subito: «Il passaggio dalle Province in Consorzi non può essere affrontato in maniera ideologica ma si andrà avanti con la riforma».
magaze.it
a cura di Peppe Paino
Data notizia: 5/17/2013
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