La presenza dei greci nelle isole Eolie risale al 580 a. C., protraendosi fino al 250 a. C. Importanti storici, quali Tucidide e Pausania hanno descritto, nelle loro opere, che le prime forme di colonizzazione avvennero ad opera di Cnidi e Rodii che, oppressi dalla tirannide dei re locali, si misero per mare alla ricerca di luoghi più adatti alla ricerca della cultura di libertà, propria delle genti greche. La presenza sempre più frequente dei colonizzatori, fu dovuta a due importanti fattori. Il primo, di carattere economico, riguardava l’allume, presente in grandi quantità sull’isola ed utilizzato come fissante per colori nella lavorazione delle stoffe. Il secondo, di carattere politico, riguardava la posizione strategica delle Eolie che permette di sviluppare traffici commerciali non solo con il Mediterraneo, ma anche con la Magna Grecia e la Grecia continentale. In oltre 300 anni la cultura ellenica ha dato vita ad una civiltà collettivista, costituita da pastori e contadini, da marinai e soldati.
Nel 427 a. C. le isole Eolie furono coinvolte nella prima guerra Ateniese, schierandosi però con i più affini Siracusani e dando loro manforte. Nonostante i primi successi dei Siracusani e degli Eoliani, la guerra tra Atene e Siracusa indebolì gli eserciti di entrambi gli schieramenti tanto da portare Atene, nel 413 a. C., a rinunciare definitivamente alle sue mire espansionistiche sul fronte del Mediterraneo occidentale. Ma i lunghi e logoranti scontri tra le opposte fazioni indebolirono anche i Siracusani, che non avevano più ormai la capacità di proteggere e dare sostegno alle isole Eolie. Di questo momento di debolezza ne approfittarono, per insediarsi nelle Eolie, i Cartaginesi. La parentesi “Cartaginese” non durò molto tempo, ben presto infatti le isole Eolie ripristinarono i rapporti con i Siracusani e nel IV secolo a.C. vissero il periodo di maggior splendore. L'alleanza con la potente Siracusa e lo sviluppo dei traffici marittimi sempre più intensi con il mondo greco ed il Mediterraneo fece arricchire la popolazione Eoliana che iniziò a edificare templi e a conservare all’interno di questi beni di lusso. Si ricordano, di questo periodo, i templi di Eolo e di Diana a Lipari, di Efesto a Vulcano e di Apollo a Salina. Probabilmente a questi anni risalgono anche i resti di un tempio, tra Basiluzzo, Dattilo e Lisca Bianca (gli isolotti vicino Panarea), sprofondato nel corso di una forte eruzione di Vulcano avvenuta tra il 370 e 350 a.C. Il IV secolo a. C. è stato il periodo più florido per le Eolie. Fu in questo periodo infatti che si cominciò a batter moneta, segno di una riconosciuta indipendenza e ricchezza. La presenza dei Greci nell’arcipelago eoliano, è stata un’importante testimonianza di quanto importanti siano state queste isole dal punto di vista strategico, commerciale e politico nel corso dei secoli.
di Adriano Nicosia
Data notizia: 11/12/2014
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