T'à 'nsignari 'n misteri

T'à 'nsignari 'n misteri

T'à 'nsignari 'n misteri. E' un monito desueto per la città. Non è un invito, ma un dovere, per la sopravvivenza, e per onorare la propria terra. E così già a 7 anni c'è chi guida un escavatore, chi pesca i totani, chi osserva i grandi impastare il cemento e pensa già a costruirsi una propria casa.
Da quanti anni fai l'idraulico, chiesi a Filicudi: da 50 anni. E quanti anni hai? Pochi di più.
Il lavoro delle mani è quello che il non aver tempo ci ha tolto, come la capacità creativa. Invece alle Isole ancora quasi tutto è fatto a mano: dalle case, alla preparazione del pane.
Non credo ci sia un pezzo di casa che non sia fatto e rifinito a mano: dal cemento all'impasto del colore. E quello che è meraviglioso è che se vivi lì non solo impasti il tuo colore, cerchi un colore originale contro tutto e tutti i tipi di omologazione. I giardini poi, gioielli botanici dove prima c'era la foresta di fichidindia o lentisco, 'i stinchi’, deforestati a mano. Anche Hulk sbarrerebbe gli occhi a vedere un isolano intento ad eradicare una pianta. Certo è che poi potrebbero arrivare le capre e mangiarsi gli alberi....ma anche questo è un mestiere di abitante dell'isola.
L'arte della riparazione delle reti. Quando una rete esce dal mare dopo una immersione di pesca è devastata e poi prima di ripescare viene riparata e riparata per anni. Le reti hanno maglie diverse a seconda del pesce da prendere e avvolte in ruote arancioni, o nere, o verdi, rendono le strade un museo.
Il contadino è il mestiere più diffuso ovviamente, la terra è sempre disponibile e da frutti così buoni che mangiare ad una tavola con prodotti coltivati da un orto delle isole è un pasto da Re.
La bottega, “a putìa”, dove non ti aspetti che…..In una putìa delle Isole trovi TUTTO, tanto che serve tempo per decidere una cosa piuttosto che un’altra. In una putìa devi essere pronto ad accogliere chiunque, un operaio locale per la birra quotidiana, e il turista più esigente che ha una cena con gli amici di chissà dove e vuole offrire un’isola comoda ma ricercata. Credo che l’esperienza degli occhi di una putìara siano quanto di più allenato possa esistere tra chi ha studiato marketing.
O poi c’è il mestiere più diffuso al mondo, il dolce far niente, sapientemente dosato da chi, non affrontando spese alcune semplicemente perché vive con i semi che pianta e coltiva, l’acqua piovana, i vestiti che non gli servono certo per andare alle feste di città, in case grotta o spesso così semplici da non aver nulla, gode della natura e dell’aria impagabili, rubacchiando di qua e di là…….in felicità.
Le Isole Eolie, una scuola in mezzo al mare e a cielo aperto.


di Giusi Emanuela Murabito



Data notizia: 10/13/2015

Tags

Eolie - mestieri - lavoro -



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