Il santuario del Terzito, sull’Isola di Salina, è il più antico santuario eoliano dedicato alla madre di Dio e rappresenta il centro di devozione mariana maggiore presente nell’Arcipelago delle Eolie. Le sue origini sono antichissime e risalgono ai primi tempi della cristianità. Si racconta che un pio eremita si sia rifugiato a Salina per riuscire a scappare dalle persecuzioni degli imperatori romani e, qui, abbia costruito un piccolo oratorio a forma di capanna e con l’immagine della Madonna. Il 23 luglio 1622 ad un boscaiolo, Alfonso Mercorella, apparve la Vergine; nella visione, la madre di Dio aveva le stesse sembianze dell’immagine costruita dall’eremita e collocata all’interno del santuario. Da quel momento, anche gli abitanti di Lipari hanno iniziato a recarvisi in pellegrinaggio ed hanno deciso di costruire il templio con pietre ed altri materiali resistenti. È così che è nato il santuario, nella vasta sella pianeggiante chiamata, per questo, Valdichiesa. I probabili motivi per cui questo luogo sacro viene chiamato “del Terzito” sono due: o per il fatto che sia stato riedificato tre volte o perché “Terzito” deriva dallo spagnolo “tersillo”, terzina musicale, che è il triplice suono della campanella che candisce le devozioni. L’attuale edificio sacro è a tre navate e a croce latina e conserva le linee architettoniche del tempio ottocentesco; al suo interno è custodita una statua lignea della Madonna. Sull’altare, è situata una meravigliosa tela settecentesca, nel quale è raffigurata la Vergine, con un campanello in mano, nell’atto di proteggere le Isole Eolie. A Salina, il 23 luglio ricorre la festività della Madonna del Terzito o Madonna del campanello, evento durante il quale hanno luogo la processione della statua della Vergine, concerti musicali e fuochi d’artificio.
di Francesca Zampaglione
Data notizia: 1/22/2016
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