I 30 anni della Fondazione Salina

I 30 anni della Fondazione Salina Michele Merenda SALINA – Nella mattinata di sabato, nel comune di Leni, è stato festeggiato il 30esimo anniversario del riconoscimento della “Fondazione Salina” quale Ente Morale. Riconoscimento conferito direttamente dal Presidente della Repubblica. Fin dal principio, scopo della Fondazione è stato quello di incrementare le attività culturali, sociali ed economiche degli abitanti dell’isola di Salina, contribuendo a rafforzare il caratteristico ed originale tessuto sociale dell’isola. “La Fondazione Salina – ha detto nella sua ricostruzione storica Antonio Brundu, addetto culturale isolano – è ‘creatura d’amore’ dello scrittore, poeta, filosofo e pittore svizzero Adrian Martin e della moglie Regina, che al pari di altri artisti del centro e nord Europa hanno scelto le Eolie come seconda patria”. Il prof. Martin, innamoratosi di Salina nel 1955, quando la vide solo da lontano, iniziò a frequentarla stabilmente con la moglie agli inizi degli anni ’60. Raccontò in patria di quel magnifico posto che era Salina e la proverbiale ospitalità dei propri abitanti. A quel punto, molti suoi connazionali decisero di donare dei fondi per costituire il reddito patrimoniale della Fondazione, che aprì la propria sede nel 1976 a Leni. Grazie al costante impegno del presidente Giuseppe Cappadona, durato in carica ben 25 anni, la Fondazione è divenuta una realtà capace di dare precisi indirizzi alla gioventù isolana, affinché si potesse meglio inserire nel mondo professionale. Il presidente Cappadona, presente in sala e visibilmente commosso per l’affetto e gli onori tributatigli, è stato da 5 anni sostituito nella carica dal rag. Antonino Russo. “Il sig. Cappadona – ha detto Russo – è stato un maestro di vita per me. Vorrei che questi ambienti diventassero frequentati come un tempo. Ci prodigheremo per soddisfare anche le esigenze informatiche e linguistiche”. Questo punto era stato già un po’ anticipato dal vicesindaco di Leni, Giacomo Montecristo, e dal sindaco di S. Marina, Massimo Lo Schiavo. Entrambi sinceramente grati alla Fondazione, ma desiderosi allo stesso tempo di far tornare in auge un bene essenziale per l’isola. Era presente Riccardo Gullo, direttore del Museo di Lipari e primo vincitore, nel 1981, del premio “Fondazione Salina”. “In quel periodo – ha dichiarato Gullo – a Salina nascevano tante idee ed il cuore pulsante dell’isola si trovava proprio qua”. Il prof. Martin ha ringraziato tutti i partecipanti ed ha rivolto un pensiero speciale proprio a Cappadona, colui che ha capito fin dall’inizio l’importanza di questo grande progetto. Il saluto iniziale, ieri mattina, è stata affidato a Santina Cappadona, componente del C. di A. e figlia del sig. Giuseppe Cappadona. Era presente anche la dott.ssa Mirella Santi, nuova dirigente scolastica. L’evento è stato anticipato da una messa di ringraziamento officiata dal parroco don Giuseppe Mirabito nella chiesa patronale di S. Giuseppe. (Nella foto all'interno della sede della Fondazione Salina a Leni, da sinistra: Massimo Lo Schiavo, Antonio Brundu, Adrian Martin, Giuseppe Cappadona (seduto), Nuccio Russo, Antonietta Cappadona, Regina Martin e lo scrittore Italo Toni.) M. M.

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 10/6/2008

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