Capri- Realizzare nel paesaggio mediterraneo impianti per la produzione di energie rinnovabili, snellire le procedure burocratiche necessarie alle installazioni, formare e sensibilizzare i funzionari delle amministrazioni coinvolte: questi i tre punti contenuti nel documento programmatico presentato da Marevivo e sottoscritto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione Generale per la qualità e la tutela del paesaggio, l’architettura e l’arte contemporanea - in occasione del convegno “Sole Vento e Mare per le Isole Minori: autonomia energetica e paesaggio”. L’accordo prevede anche di licenziare entro sei mesi due progetti di contenuto innovativo, condiviso dai sottoscrittori, sui temi discussi durante il convegno e relativamente alle isole di Capraia e Sant’Antioco che ad oggi hanno già avviato un percorso per la produzione di energia da fonti rinnovabili. Il documento è aperto ora all’adesione dell’Associazione nazionale comuni delle isole minori (Ancim), Ministero dello Sviluppo Economico, Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Regioni (Liguria, Toscana, Lazio, Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna) e tutti gli altri soggetti istituzionali coinvolti. L’obiettivo è la definizione di una politica energetica per Isole Minori italiane che consenta di arrivare ad una totale autosufficienza grazie ad un sistema integrato di inserimento armonico delle nuove tecnologie nel paesaggio mediterraneo. Ministero per i Beni Culturali ed Enea si sono impegnate anche a promuovere e sostenere il lancio e la realizzazione del bando internazionale, proposto da Marevivo, per la ricerca di soluzioni architettoniche relative alle innovazioni energetiche compatibili con la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale ed i caratteri di bellezza e di qualità del paesaggio mediterraneo.
Il Ministro per lo Sviluppo Economico, Claudio Scajola, ha accolto con interesse l’iniziativa: “Credo sia conveniente e opportuno considerare le isole minori come un laboratorio di innovazione in campo energetico. Ci sono oggi dodici isole minori non collegate alla rete elettrica nazionale, nelle quali l’energia viene prodotta con generatori diesel, a costi molto più elevati di quelli praticati sulla terraferma. In queste isole, nel 2007 sono stati forniti ai consumatori circa 204 milioni di kWh, pagati dagli utenti locali come tutti i consumatori italiani tutelati. Tuttavia, ai produttori locali sono stati erogati nello stesso 2007, circa 53 milioni di euro raccolti sulle tariffe di tutti i consumatori di elettricità, con un onere aggiuntivo di circa 0,26 € per ogni kWh fornito agli utenti isolani. Secondo Rosalba Giugni presidente di Marevivo “Snellire le procedure e coniugare fonti rinnovabili e paesaggio sono i passi fondamentali per vincere la sfida fissata dall’Unione Europea del 25% di energia pulita entro il 2020, senza deturpare i nostri territori. Non si tratta solo di un sogno ma di un concreto obiettivo che Marevivo assieme a tutti i soggetti coinvolti continuerà a perseguire nei prossimi mesi e anni .Successo anche per la mostra “Sole, Vento e Mare per le Isole Minori” il grande affresco delle possibilità che il pianeta Terra offre all’uomo per attingere energia dalla natura.Allestita nel chiostro piccolo della Certosa di San Giacomo e illustrata da un esperto di Marevivo, è stata visitata da oltre mille studenti delle scuole medie e delle superiori, provenienti dalle isole dell’arcipelago campano e dalle città della costa. E’ sulle nuove generazioni che bisogna investire, addirittura rischiare una scommessa.
, a cura di Tiziana Medda
Data notizia: 10/13/2008
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