de Chirico e il Museo

La Soprintendenza alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea e la Fondazione Giorgio e Isa de Chirico presentano una mostra dal titolo “de Chirico e il Museo”, a trent'anni dalla scomparsa del maestro (Volos, 10 luglio 1888 - Roma, 20 novembre 1978). Picasso diceva "solo i geni copiano, i mediocri imitano". Il padre della metafisica Giorgio De Chirico, celebrato in mostra in occasione dei trent'anni dalla morte e a centoventi dalla nascita, sembra essere stato il perfetto testimone e promotore dell'intuizione picassiana. Mentre Picasso copiava i grandi capolavori del passato attraverso un processo di scomposizione, De Chirico faceva lo stesso ricomponendo i "pezzi". Copia come strumento principe dell'arte metafisica che, soltanto attraverso una rilettura personale del passato, dal classicismo greco al Barocco fino alla pittura fiamminga di Rubens, permette di comprendere il presente e fare una pittura "del futuro", ante litteram. Da oggi fino al 25 gennaio , la mostra "De Chirico e il museo" racconta anche nel titolo l'obiettivo di esporre opere capaci di mettere a fuoco quel rapporto intimo di amore ed odio che ha caratterizzato l'intera produzione di De Chirico. Cento opere che prendono il via dal 1919, anno nel quale De Chirico visitò la Galleria nazionale d'arte moderna, scrivendo poi un articolo molto critico sulle opere esposte, e al Museo di Villa Borghese dove, invece, rimase estasiato da una tela di Tiziano, tanto da ribadire la necessità di ritornare ad ispirarsi ai grandi maestri del passato. "Obiettivo della mostra e' quello di mettere a fuoco il singolare rapporto che legava De Chirico al museo, ossia all'arte del passato. La sua attenzione - ha dichiarato il curatore della mostra Mario Ursino - era rivolta alla riscoperta del 'mestiere', della tecnica pittorica che riteneva fosse in grande decadenza a causa dell'affermarsi della pittura industriale. Il percorso espositivo si apre, nel rispetto delle sue indicazioni, con una sezione dedicata ai suoi disegni. Era infatti convinto che partendo dal disegno e dunque dalla copia dei grandi maestri del passato si potesse imparare a dipingere". Fino al 25 gennaio alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna.

, a cura di Daniela Bruzzone

Data notizia: 11/20/2008