Nata praticamente dal nulla una trentina di anni fa oggi Sharm el Sheik è una delle località turistiche più gettonate, sia d’estate che d’inverno.
Se inizialmente sono stati gli amanti della subacquea, per la impareggiabile bellezza della sua splendida barriera corallina, a sceglierla come meta, oggi in tanti si concedono una settimana sul Mar Rosso per godere del sole e del mare.
Sharm si trova all'estremità meridionale della penisola del Sinai, in territorio egiziano : il deserto arido che la circonda si contrappone a un mare tropicale ricco di svariate specie di pesci.
Sono innumerevoli le strutture turistiche create per gli Occidentali, decisamente confortevoli e accoglienti. Eppure al viaggiatore che si reca a Sharm pare negata la possibilità di respirare la vera atmosfera di quella terra: sembra a tutti gli effetti un paradiso artificiale, costruito a bella posta per i turisti. Gli abitanti del luogo si sono fatti nel tempo sempre più furbi e con insistenza tentano di venderti cianfrusaglie e souvenir reperibili in qualsiasi autogrill italiano o di trascinarti nei loro locali.
Le escursioni sono modeste, prive di brio e immancabilmente sempre le stesse in qualsiasi villaggio stiate alloggiando: la cammellata nel deserto con pausa the, il Moto Quad Runner, la visita al Cairo in bus (stancante) o in aereo (il cui costo vale quanto mezzo soggiorno a Sharm pensione completa). Merita invece di essere visitato il Parco marino di Ras Mohamed (=acquario di Allah), ottimo per lo snorkeling e le immersioni (ma ancora una volta evitate il bus con le sue inutili tappe al “lago magico” e alla foresta delle mangrovie e preferitegli un taxi, dopo lunga contrattazione) .
Insomma negli anni alla crescita della furbizia non è corrisposta tuttavia una crescita della cortesia e della varietà dell’offerta.
I locali notturni sono completamente occidentalizzati (anche nel prezzo!) e se scortati dagli animatori dei villaggi vi ritroverete a pagare 30 euro per un paio d’ore.
Altre raccomandazioni: mai bere acqua del luogo, evitare i cocktail con ghiaccio e il the nei localini tipici.
Al termine della settimana farete un’ultima spiacevole scoperta: i prezzi dell’aeroporto sono talmente alti (un trancio di pizza sei euro e cinquanta, patatine in busta 5 euro!)da farvi giurare di non mettere più piede in Egitto. E poiché sarebbe un vero peccato meglio portarsi una colazione a sacco!
, a cura di Brunella Farina
Data notizia: 12/7/2008
dalla nostra Daniela Bruzzone
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