Traspoti, ipotesi di razionalizzazione (1)

Traspoti, ipotesi di razionalizzazione (1) Riceviamo e pubblichiamo la proposta di razionalizzazione dei trasporti marittimi eoliani predisposta dal capogruppo di An, Gianfranco Guarino e condivisa dal consigliere Rosaria Corda: Caro direttore non ho alcuna voglia di tornare sugli argomenti di questi giorni in quanto le mie opinioni le ho già espresse da un microfono durante il consiglio sulla Laurana e, in base ai fatti immediatamente successivi, nel documento del 9 gennaio c.a. I miei mugugni relativamente a quanto fatto in precedenza (ambito trasporti), li avevo esternati solo a qualche consigliere e per amor di pace e per rispetto alla maggioranza, avevo sempre garantito il mio voto al fine di dare un segno forte e di unità agli interlocutori istituzionali. Tutto ciò, non mi esime dal ricercare delle possibili soluzioni, per cui Le invio un ipotesi di razionalizzazione dei servizi marittimi, nell'ambito della ricerca di forme o sistemi e per un approccio diverso verso la problematica. IPOTESI DI RAZIONALIZZAZIONE DEI TRASPORTI NELLE ISOLE EOLIE Non vi è alcun dubbio che il settore dei trasporti marittimi abbia la necessità di essere ristrutturato, in quanto negli anni si è dipanato, attraverso i soli contributi statali, nella più totale assenza di regole economiche e senza logica di sviluppo che si è rivelata come la più scellerata delle gestioni. Un analisi dei costi e dell' aspetto economico evidenzia un quadro paragonabile ad un disastro. Se a gestire fossero stati dei privati si ipotizzerebbe il reato di fallimento, se non addirittura la bancarotta fraudolenta, con le conseguenze del caso. Suddividendo in due settori principali ( navi e aliscafi) e cinque aree territoriali (area Napoli, area Milazzo, area Panarea e Stromboli, area Filcudi e Alicudi, area Lipari, Salina, Vulcano e Milazzo), possiamo verificare come la gestione e l'assetto attuale non tengano conto né delle reali esigenze della popolazione, né delle esigenze legate all’utenza turistica, né tantomeno di tutti quegli opportuni criteri di economicità, di efficienza e di efficacia verso i quali una corretta gestione del pubblico denaro dovrebbe mirare: Descrizione dello stato attuale per quanto attiene agli aspetti economici - settore navi AREA NAPOLI In perdita forte e costante pari quasi al 100% nel periodo invernale e un pò meno nel periodo primaverile- estivo; Area Panarea e Stromboli: Interessate da un servizio locale, in perdita, e dalla linea da e per Napoli già descritta. Il tutto è integrato da una compagnia privata con ulteriori costi; Area Filicudi e Alicudi: Interessate esclusivamente da un servizio locale in perdita netta. Il tutto integrato da una compagnia privata con ulteriori costi; Area Lipari, Salina, Vulcano e Milazzo: Interessate da un servizio locale, in perdita e dalla linea da e per Napoli. Il tutto è integrato da una compagnia privata con ulteriori costi;Inutile in questa fase sottolineare la valenza sociale del servizio reso per mobilità e, ovviamente, la necessità che lo Stato o la Regione se ne facciano carico in ogni caso, ma risulta opportuno cercare di capire dove è possibile intervenire per tentare di abbattere i costi e trasformare l'azione delle amministrazioni locali da semplici fruitori e collettori per il resto della comunità in gestori, insieme alle altre componenti e alle risorse economiche disponibili.Una ulteriore riflessione va fatta nello specifico per l'area Napoli in quanto la stessa attualmente ha una tripla valenza: sociale, turistica e commerciale. I fatti degli ultimi anni (chiusura Pumex, riduzione di molte altre attività produttive, etc.), hanno ridotto drasticamente l'aspetto commerciale, al quale si è unito il calo di presenze turistiche e la disorganizzazione, l'improvvisazione, l'incapacità programmatica che talvolta è apparsa come fatto voluto da parte della Tirrenia (nave Skorpio, prenotazioni e informazioni, etc.). 1^ ipotesi di razionalizzazione Risultando chiaro che il mantenimento della linea (aspetto economico) è legato al bacino di utenza e di conseguenza statisticamente determinato, una soluzione possibile è legata allo studio di orari forse più “produttivi”, ovvero facendo si che la nave parta alle ore 21,00 da Milazzo (da Lipari intorno alle 18,00 – 18,30, invertendo di fatto il percorso attuale dopo aver toccato Stromboli, Panarea, Salina, Lipari, Vulcano), in modo da rendere possibile un ulteriore bacino d'utenza commerciale, che raccoglierebbe tutta l'area industriale del Milazzese e delle zone adiacenti, creando una alternativa forte e valida alle attuali linee, ad es. in partenza da Messina per Salerno, che di fatto servono altre realtà territoriali. Ipotizzando il viaggio inverso, da Napoli per Milazzo, sarebbe la stessa nave che, partendo da Milazzo alle 07,00 per Vulcano, Lipari, Salina, Panarea e Stromboli, potrebbe validamente sostituire la attuale linea C6, attualmente effettuata con una seconda nave, servendo a giorni alterni il collegamento interisole. segue

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 1/15/2009

Condividi questo articolo

 


Potrebbero interessarti...



Vetrina immobiliare

Appartamento ristrutturato vista mare Acquacalda
Villa indipendente Pianoconte Villa indipendente Pianoconte
350.000
Rudere con terreno Bagnamare Lipari Rudere con terreno Bagnamare Lipari
195.000
Rustico panoramico Lipari Rustico panoramico Lipari
240.000
Vendesi fabbricato vista mare Acquacalda Lipari Vendesi fabbricato vista mare Acquacalda Lipari
250.000

Notizie e interviste dalla Capitale

dalla nostra Daniela Bruzzone

Le ricette

Spaghetti alle vongole

Dalle nostre ricette ingredienti per 4 persone... scoprile!

Eolie Islands