Licenziati operai Italpomice

Lipari- Una piccola ma significativa delegazione di operai della Italpomice ed uno della Pumex, sono andati dal sindaco, Mariano Bruno, questa mattina, per chiedere e con molta onestà, direttamente al capo dell’Amministrazione cosa sarà da oggi in poi del loro futuro.Per quanto riguarda i primi, infatti, hanno ricevuto la lettera del licenziamento da parte dell’Azienda, mentre per quanto riguarda la Pumex è stata già inoltrata richiesta dall’Azienda per l’avvio del periodo di mobilità, circa 70 giorni, che precede il licenziamento. Stanchi delle continue promesse, tutti coloro che fino ad oggi hanno combattuto, senza mai offendere nessuno né tanto meno oltrepassare i limiti, magari mettendo in atto qualche clamorosa iniziativa che potesse nuocere all’intera collettività . Nulla di tutto questo è stato fatto, ma l’amara verità è che oggi, ancora una volta, attorno ad un tavolo si sono seduti quegli operai che , nonostante le promesse, le assicurazioni, le pacche sulle spalle ed i sorrisi , non hanno ottenuto alcuna certezza. Ma hanno nuovamente tentato, recandosi dal primo cittadino, di ottenere una risposta, almeno su quanto fino ad oggi è stato fatto. Il sindaco non ha potuto far altro che elencare, in ordine cronologico, le missive inviate a seguito dell’ordine del giorno unitario firmato da tutti i consiglieri comunali, l’11 settembre scorso. La prima è una nota inviata ai Ministeri del lavoro , dell’ambiente, e dei Beni Culturali nella quale si chiedeva l’istituzione di un tavolo tecnico presso il Ministero del Lavoro al fine di trovare una soluzione idonea al problema dei lavoratori, per collegare la loro tutela occupazionale e di reddito alla realizzazione del piano di riconversione delle aree della pomice. La seconda agli Assessorati regionali al Territorio ed Ambiente e Beni Culturali ed Ambientali, con la quale è stata avanzata la richiesta di porre in essere tutte le iniziative per cercare le opportunità di lavoro che potrebbero scaturire in tempi medio-brevi , dalla realizzazione di parchi naturalistici, come per latro già richiesto , al fine di trasformare i vincoli derivanti dalle riserve naturali in un possibile sviluppo socio-economico per l’intera collettività e garantire il naturale prosieguo lavorativo di tutti i lavoratori. Ed ancora una nota inviata al Presidente della Provincia Regionale di Messina, con la quale si richiede di farsi promotore di una riunione di tutta la deputazione nazionale e regionale sulla problematica del settore pomicifero , perché la “dismissione di un’attività centenaria ed una naturale desiderata riconversione presuppone un coinvolgimento ed una sinergica azione di tutte le istituzioni interessate”. Infine si registra l’ultima nota inviata all’assessorato regionale al lavoro con la quale si chiede di concertare e verificare tutte le opportunità per l’utilizzo di forme e di prepensionamento con fondi regionali e statali, per quei lavoratori vicini all’età pensionabile o che abbiano già maturato 35 anni lavorativi. Inoltre è stato chiesto di porre in essere ogni utile ed opportuna iniziativa volta all’attivazione di una Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria per la salvaguardia dei redditi dei dipendenti , operai ed impiegati della Pumex e dell’Italpomice e aziende connesse che garantisca i livelli retributivi odierni così come richiesto dai lavoratori del settore pomicifero.

a cura di Tiziana Medda

Data notizia: 10/4/2007

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