RITA FORTE l' intervista II parte

RITA FORTE l' intervista II parte

...continua... A breve inizia il Festival di Sanremo (la Forte ha partecipato alla kermesse musicale nel 1991 e nel 1992 ndr). Come lo vivi? Sei una spettatrice distratta o attenta? Sto aspettando il 2 senza tre! Nel frattempo seguo il Festival attentamente, non per criticare le canzoni, ma per emozionarmi, vivendo il palcoscenico dei colleghi, cercando di leggere le loro espressioni e rivivere le paure. L’Ariston emoziona infinitamente. Perché non torni nella città dei fiori per la gara? Vuoi dire, perché non faccio niente per cercare di tornare a Sanremo? Serve una discografia che crede in te, la canzone giusta e qualcuno che ti chiama. Non fa niente, se succede bene, altrimenti non importa. Faccio spettacoli in giro per l’Italia, la gente mi vuole bene, la televisione mi appaga e mi da grandi soddisfazioni. Ho un limite, Daniela, io sono un’interprete, ma non scrivo canzoni. Comunque non è facile….già fatico tanto….mi dicono che non ci credo, che non voglio tornare a Sanremo, ma non è così! Cosa fai nel tempo libero? Sistemo vestiti e bollette, faccio la spesa, metto a posto, concentro nel weekend tutto quello che non faccio durante la settimana! Vado a teatro e al cinema, spesso da sola la domenica pomeriggio. L’unico problema dei cinema, a mio avviso, è il condizionamento. Fa un freddo tale da farmi desistere dal farmi accompagnare da mia mamma, che ha la bomboletta ad ossigeno, e da tenere spesso il cappotto addosso durante la proiezione. Certe volte ho rinunciato al film! Hai presente i multisala in cui devi andare due piani sotto e in estate ci si congela bene? Mare o monti? Mare. Se ti dico Eolie, che mi rispondi? Mi ricordo quando ero ragazza, a venti anni, quanto mi sono divertita! E che abbronzatura! La mia è biscotto dorato intenso. Che momento della giornata ti piace a mare? Il tramonto, che guardi tra le dita delle mani, che abbandoni quando assume quel colore rosa e che ti carica di energie positive. Dove ti ricarichi nella caput mundi? Dopo l’incidente, in cui sognavo di camminare, amo mettere scarpe comode e andare a fare passeggiate chilometriche la domenica nel centro storico, se non vado a teatro. Mi capita di sentirmi una turista e godermi le meraviglie della nostra città. Due domeniche fa sentivo suonare delle campane, ne ho seguito il suono fino a ritrovarmi nella splendida chiesa di Trinità dei Monti. Un incanto. In Roma assolata e deserta, vissuta a piedi, mi perdo, trovo la pace e mi ricarico come nel mio mare. Un pregio e un difetto di Rita. Il pregio lo devi dire tu, non lo so. Il difetto è che sono troppo sensibile e la conseguenza è che mi sento debole rispetto a determinati sgarbi e sopraffatta da certe ingiustizie al punto da stare male fisicamente. Ma se non avessi questa sensibilità non potrei amare le canzoni, cantare ed interpretare la musica come faccio. Prima e dopo ogni interpretazione mi tremano le mani. Metto l’anima nella musica, mi sento spossata dopo ogni canzone ed ho bisogno di riprendermi nel mio angoletto tra il pubblico. Quali canzoni preferisci ascoltare? Quelle napoletane, Frank Sinatra, Barbra Streisand e Mina. Durante i viaggi adoro ascoltare i cd, ne ho tre doppi di Murolo con le canzoni di Napoli dal 1300 ad oggi. Appena mi alzo la mattina mi sintonizzo subito sulle frequenze di una radio fantastica che manda musica soft ed ogni tanto fa notiziari lampo. C’è una canzone che interpreti più volentieri delle altre? No. Sai che ti confesso? Provo tutti i giorni e ogni tanto mi accorgo di amare testi che non conoscevo e l’emozione continua…. Per concludere, cosa ti auguri nel futuro? Di mantenere tutto così com’è. Continuare a sognare, consapevole che quello che ho è già un sogno, tenermelo per sempre, fino alla vecchiaia, sperando di ritirarmi con un arrivederci e non essere costretta a lasciare la scena perché messa da parte. Te lo auguriamo di cuore.



Daniela Bruzzone

Data notizia: 2/12/2009

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