Pelaggi commissario per l'emergenza idrica

Lipari- La notizia, nascosta tra gli oltre venti articoli di un'ordinanza che disfa e dispone per più realtà territoriali, l'ha portata alla ribalta lo sveglio ex sindaco Michele Giacomantonio. Uno che le vicende poco chiare le intuisce anche da lontano e le porta, puntualmente, allo scoperto. Si ricordi il via libera dato da un “ignaro” Consiglio comunale, qualche anno fà, nelle pieghe del piano triennale delle opere pubbliche, all’iter per l’individuazione della società per il megaporto. Come da ordinanza n° 3738 del Presidente del Consiglio, pubblicata nella G.U. n° 39 del 17febbraio e recante una serie disposizione urgenti di Protezione civile per diverse realtà, all’art. 17 per l’esattezza, viene indicato che “ al fine di assicurare la risoluzione del contesto emergenziale in atto nel territorio delle Isole Eolie, limitatamente all’emergenza idrica, l’avvocato Luigi Pelaggi è nominato Commissario delegato in sostituzione del Prefetto di Messina “, nominato, in proroga, con ordinanza dello stesso presidente Berlusconi, Commissario per le emergenze di natura vulcanica e turistica. Nell’ordinanza si specifica, inoltre, che il Prefetto di Messina, Francesco Alecci, entro, fine mese dovrà provvedere al passaggio delle consegne trasmettendo tutta la pertinente documentazione al neo commissario Pelaggi. Che, viene puntualizzato nel dispositivo, “ e' autorizzato ad avvalersi di un Comitato di indirizzo e controllo sulla programmazione e realizzazione degli interventi”. Comitato che dovrà essere composto da un rappresentante designato dal Dipartimento regionale della protezione civile della Regione Siciliana, uno designato dal Dipartimento della protezione civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ed uno designato dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. “Con separato atto. Viene evidenziato- il Commissario delegato determina il compenso dei componenti del Comitato, sulla base di criteri di rigorosa perequazione connessi alla specifica professionalita' posseduta, con oneri a carico dei fondi commissariali. Il Commissario delegato, si legge ancora nell’ordinanza, puo' utilizzare le risorse finanziarie disponibili sulla contabilita' speciale limitatamente a quelle assegnate per fronteggiare l'emergenza idrica”. Tutto chiaro quindi, tranne un’aspetto: Il neo commissario delegato, Luigi Pelaggi, è consigliere d’amministrazione della Sogesid, la Spa del Ministero dell’Ambiente alla quale nel 2007 l’ex commissario delegato Mariano Bruno ha affidato l’incarico di progettazione delle opere relative al “Ciclo dell’Acqua” , finanziate per 34 milioni di euro dai governi Berlusconi e Prodi. Incarico, com’è noto finito di recente nel mirino, dell’Autorithy per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori servizi e forniture che con delibera emessa il 23 dicembre scorso, a seguito dell’esposto della Lotti e associati, un raggruppamento di aziende private che stava lavorando agli stessi progetti, interrompe la prassi degli affidamenti a societa' in house senza le necessarie garanzie per le imprese private. Parere che ha sollecitato, poco dopo, l’intervento del garante per la concorrenza e per il libero mercato, Antonio Catricalà, il quale ha ricordato alla Presidenza del Consiglio l’esistenza della direttiva del 22 ottobre 2004 dallo stesso Berlusconi impartita recante “Indirizzi in materia di protezione civile in relazione all'attività contrattuale riguardante gli appalti pubblici di lavori, di servizi e di forniture di rilievo comunitario”. Direttiva in base alla quale i commissari delegati debbono comunque provvedere alle aggiudicazioni necessarie per il superamento delle situazioni emergenziali di rispettiva competenza nel rispetto delle norme comunitarie in materia di appalti pubblici di lavori, di servizi e di forniture. L’Autorità, come si ricorderà, a tal proposito ha raccomandato al Commissario competente di provvedere – quantomeno per i lavori e servizi ancora da effettuare – nella dovuta conformità ai principi di concorrenzialità, trasparenza, buon andamento, economicità ed efficienza dell’azione amministrativa, in quanto i medesimi sono il primo presupposto perché un confronto di mercato possa svolgersi nella misura più efficiente per le imprese e vantaggiosa per i destinatari dei servizi. Al momento non è dato sapere come farà il consigliere d’amministrazione Pelaggi della Sogesid ad adottare le linee di tale direttiva palesemente disattesa per l’incarico di progettazione di dissalatori , depuratori e impianti di fitodepurazione, affidato, nonostante la Ati ci lavorasse da qualche anno, dopo regolare evidenza pubblica, alla società di cui fa parte.

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 2/21/2009

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