Gazzetta del Sud
Peppe Paino
Michele Merenda
Santa Marina Salina- La prima segnalazione di allarme si prestava a essere accolta come "pesce d'aprile": un aliscafo finito proprio sopra il molo! Insomma un parcheggio invece che un ormeggio ? Ma chi a Santa Marina si trovava sul fronte porto è rimasto esterrefatto: intorno alle 10,35 l'aliscafo "Platone" della Siremar, al comando di Andrea Pollicino, proveniente da Rinella, altro scalo dell'Isola di Salina servito con alcune corse, durante la manovra di attracco è finito con la prua sul molo di sottoflutto del porto. Nessun ferito, fortunatamente. A bordo sei uomini di equipaggio e un solo passeggero, mentre in 32 erano scesi poco prima. L'unico viaggiatore, operaio di una ditta che opera a Salina, a parte un malore temporaneo dovuto al grande spavento, non ha riportato nulla. Così pure i marittimi.
Sul posto, lanciato l'allarme, sono subito intervenuti un gruppo di volontari e gli uomini della Guarda Costiera al comando di capo Alessandro Boselli con un gommone e una motovedetta di supporto. Il porto è stato chiuso al traffico di aliscafi e navi, con il momentaneo blocco del traghetto Ngi che si trovava già all'interno della darsena.I passeggeri che avevano urgenza di rientrare sono stati invitati a recarsi via terra all'imbarco di Rinella, che dista alcuni chilometri e con un percorso non proprio da arteria veloce, perché richiede una buona mezz'ora in auto.
L'aliscafo, invece, è stato imbracato al meglio e messo in una situazione di momentanea sicurezza per evitare che potesse affondare in attesa di tutte le operazioni necessarie per assicurarne il galleggiamento. Da Lipari nel pomeriggio, con un viaggio speciale della motonave Laurana, sono stati trasferiti i Vigili del Fuoco con una motopompa barellabile per l'asportazione dell'acqua dall'interno dell'aliscafo attorno al quale successivamente sono state posizionate le panne contenitrici per evitare l'espandersi di eventuali sversamenti di carbolubrificanti in mare. Sono giunti anche i tecnici del Rina (Registro navale). Ovviamente il Circomare Lipari ha aperto un inchiesta per fare chiarezza sulla cause del sinistro. Le indagini preliminari sono state avviate (un battesimo di fuoco) dal maresciallo Antonio Brancato, al suo primo giorno da Comandante della Delemare, la delegazione di spiaggia di Santa Marina Salina che ha interrogato il comandante Pollicino e l'equipaggio. Sembra che qualcosa non abbia funzionato nei pressi dell'imbocco portuale. Il comandante, secondo chi ha assistito all'incidente, non sarebbe riuscito a fermare la corsa del "Platone"; probabilmente, ma è tutto da verificare, non avendo altra scelta ha deciso di fermare l'abbrivio, cioè la spinta dell'aliscafo, buttandolo contro il primo tratto di banchina libera. Anche perché in quel momento all'interno del porto si trovava attraccato il traghetto Ngi e il molo degli aliscafi era occupato da una quarantina di passeggeri in attesa proprio del "Platone". L'aliscafo, dopo Santa Marina avrebbe dovuto continuare il suo viaggio diretto a Lipari per poi raggiungeer Vulcano e quindi Milazzo. Era tornato a solcare il mare dell'arcipelago da alcuni giorni per fare posto in cantiere al " Masaccio".Da ieri, nell'arcipelago, è nuovamente emergenza nei collegamenti marittimi inter isole, da e per Milazzo. La Siremar ha, infatti, soltanto due aliscafi " abili e arruolati". Laconico il sindaco di Santa Marina, Massimo Lo Schiavo: «E' un duro colpo - ha detto - a pochi giorni dall'inizio della stagione turistica. Speriamo che la società riesca al più presto a far fronte ai suoi e ai nostri disagi».Salina, nuovamente, " teatro" di simili incidenti. L'ultimo, dei tanti avvenuti nelle Eolie, era stato quello del "Gigliola M" della Ustica Lines, un anno e mezzo fa, finito sugli scogli della Cala del brigantino; a Lipari lo scorso ottobre la nave "Pietro Novelli" della Siremar, sempre per un problema in fase di ormeggio, aveva distrutto la banchina del porto di Sottomonastero, i cui lavori di ripristino, stanno per concludersi in questo periodo, dopo un inverno di pieno immobilismo. L'incidente di ieri, che solo grazie alla virata dell'ultimo momento non ha avuto più gravi conseguenze, si propone il problema della sicurezza di questi mezzi, nella gran parte vecchi e malconci, certamente non all'altezza di una linea così frequentata d'estate e d'inverno.Ma è storia vecchia. Non solo mezzi ormai datati ma disservizi continui con orari "elastici", ritardi anche inconcepibili e soste sotto il solleone d'estate che nessuna protesta è riuscita finora a modificare.
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 4/2/2009
dalla nostra Daniela Bruzzone
Dalle nostre ricette ingredienti per 4 persone... scoprile!