Gazzetta del Sud
Mario Basile
Milazzo- Esiste un problema inquinamento nella fascia tirrenica ma non è tale da suscitare allarmismi. È quanto filtrato dall'incontro tenutosi ieri al Comune tra i sindaci del comprensorio e i rappresentati dell'Organizzazione mondiale della sanità, che hanno fatto il punto sui risultati dei rilevamenti ambientali nell'area Milazzo-Valle del Mela.
I dati ufficiali, che saranno presentati questa mattina alle ore 9.30 nell'aula consiliare del Comune mamertino, forniranno un quadro ben definito della qualità ambientale dell'area e di eventuali correlazioni tra inquinamento e patologie riscontrate nel territorio negli ultimi anni. Ci sono voluti 24 mesi di indagine, da parte dell'Oms, per portare a termine gli studi promossi dall'Ufficio speciale aree a rischio dell'assessorato regionale al Territorio ed Ambiente. Si saprà qualcosa di più, insomma, sullo stato di salute dell'aria, dell'acqua e del suolo in un'area ad elevata concentrazione industriale. Prima dell'ufficializzazione, i dati relazionati dai due rappresentanti dell'Oms, Benedetto Terracini e Pierpaolo Mudu, sono stati ieri tema di confronto tra i sindaci di Milazzo, Pace del Mela, Gualtieri e San Pier Niceto, presenti all'incontro assieme ad Antonino Cuspilici, direttore dell'Ufficio speciale A.E.R.C.A. (Aree ad Elevato Rischio di Crisi Ambientale).
Ed è proprio quest'ultimo a fornirci alcune anticipazioni relative alla riunione fra le parti e soprattutto in ordine alla future iniziative in tema di tutela ambientale nel comprensorio tirrenico: «Dopo due anni di lavoro saranno resi noti gli studi che l'ufficio speciale e la Regione Siciliana hanno commissionato all'organismo principe in questo settore, vale a dire l'Oms – afferma Cuspilici –. Questa iniziativa rientra in un quadro più ampio di risanamento ambientale che contiamo di presentare a fine maggio, a sua volta collegato con l'attività di un tavolo tecnico all'interno dei progetti di Agenda 21. Proprio il tavolo tecnico in questione, composto tra l'altro in maggioranza da medici locali, consentirà di monitorare lo stato di salute della popolazione. Entro maggio – continua ancora – porteremo avanti un documento, un vero e proprio piano di risanamento destinato sia alle singole attività che ai singoli impianti, allo scopo di ridurre l'inquinamento dell'aria e dell'acqua. Per quanto attiene invece le problematiche legate al suolo, la competenza in materia spetta al ministero dell'Ambiente, che cercheremo di sollecitare affinché si adegui alle nostre necessità. In attesa che i dati vengano ufficializzati – conclude il direttore dell'Ufficio speciale – posso solo preannunciare che sono state individuate sì alcune criticità, ma che tuttavia non sono così gravi come si poteva temere. E che abbiamo già identificato gli interventi da mettere in atto». Un ottimismo trapelato anche dalla voce dell'assessore all'Ambiente del comune di Milazzo, Marco Rondone, che rinvia ogni considerazione alla pubblicazione dei dati: «Rispetto ad altre aree ci troviamo di fronte ad una situazione che non deve generare allarmismo. Quanto registrato da questo studio impone di proseguire l'ordinaria attività di monitoraggio e prevenzione. Dall'incontro è emerso un'unità di intenti tra i vari rappresentanti delle istituzioni locali nel raccogliere le istanze dei cittadini e nella volontà di attenersi ai programmi di Agenda 21».
, a cura di Peppe Paino
Data notizia: 4/30/2009
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