La scusante " accattoni" da sola non regge

La scusante " accattoni" da sola non regge l'editoriale Ogni anno la stessa storia: procacciatori di qua e " accattoni" di la, al porto o nei porti delle Eolie e non solo. Scattano, dunque, dopo le prime denunce, i controlli, sporadici, con le prime multe da un paio di migliaia di euro ai danni dei "novizi" delle pratiche che alla vista degli uomini del Circomare, o di altre forze dell'ordine, restano sul pontile a giorno degli aliscafi dove, come da ordinanza in vigore per l'emergenza turistica, non possono stare. I più esperti, invece, iniziando ad annusare ( ...chissà come faranno) la brutta aria si defilano in tempo per tornare dopo la " ronda". E tutto ricomincia come se nulla fosse accaduto. Anche per quel malcapitato che inizia a farsi le ossa sul campo o meglio nella "giungla" di Sottomonastero. In tutto questo c'è qualcosa che manca: La Federalberghi delle Eolie ma anche la società Sviluppo Eolie che comprende tanti operatori del settore e perchè no, i consorzi finanziati dalla Regione. L'associazione diretta da Christian Del Bono, da elogiare per l'ìmpegno profuso sin dal suo insediamento, non può semplicemente limitarsi alle denunce ma deve iniziare a fare sistema, principalmente in loco e in raccordo con le altre realtà che si occupano direttamente o indirettamente di turismo. Come? Trainando il farraginoso carrozzone, così come avviene in altri posti turistici tipo Taomina, dell' amministrazione comunale che di converso deve sostenere, incentivare e promuovere, progetti, proposte e suggerimenti che si avanzano da anni ma che restano sulla carta. I motivi ? Non si cacciano fuori i soldi. O meglio, non tutti, tra albergatori e ristoratori, sono disponibili a farlo. Di conseguenza, il tutto si ferma anche perchè il Comune sotto questo punto di vista latita. Pensate, si parla insistentemente, addirittura, di un bilancio da consegnare nelle mani di un Commissario. Cosa occorrerebbe, tanto per iniziare? Penso ad esempio, ad una riqualificazione dei servizi di informazione turistica offerti nei porti. Anche se verrebbe da dire " quale riqualificazione ? " dal momento che non ci sono mai stati servizi informativi. Ma, allora, perchè perdere tempo nel crearli ? Perchè continuare a lamentarsi sulla concorrenza più o meno lecita quando nei porti mancano proprio gli albergatori o gli operatori turistici che dovrebbero essere sinonimo di qualità ? Siete davvero convinti che un maresciallo di Marina, dei Carabinieri, della Finanza o dei Vigili Urbani, freni il fenomeno dell'accattonaggio? Nel 2009, per chi deve far turismo di un certo tipo, è così difficile sistemare un box, un prefabbricato in legno, qualcosa di decente alla vista dei visitatori, insomma, nei pressi delle agenzie di Siremar e Ustica Lines affinchè si possano dare in assoluta tranquillità tutte le informazioni necessarie al turista? E' così difficile, installare un display elettronico che indichi gli orari di partenza e le destinazioni degli aliscafi ? ( Sappiamo che la Ustica Lines sarebbe disponibile a realizzarlo a spese proprie da anni). E' così difficile montare nei tratti di ringhiera del pontile, frontali agli sbarchi, pannelli di benvenuto ai turisti da parte della Federalberghi, recanti i nomi di tutte le strutture ricettive di qualità dove poter trascorrere serenamente la vacanza senza il rischio di salti nel buio? Dopo anni di parole è diventato necessario e improcrastinabile che anche gli albergatori scendano in campo, o meglio nella giungla, investendo direttamente sul territorio in cui operano partendo dal minimo indispensabile. Alle borse del turismo, purtroppo, si continuano a presentare anche "cartoline" false...proprio come le vecchie spiagge bianche, simbolo delle Eolie di un tempo, oggi in piena decadenza. E non per la mancanza di collegamenti marittimi. peppepaino@interfree.it

, a cura di Peppe Paino