" Concorrenza sleale Sogesid" (2)

" Concorrenza sleale Sogesid" (2) segue Si gentile Ministro dell’Ambiente, mi permetto di segnalarLe che a Panarea, Stromboli,Vulcano, Alicudi e Filicudi non cambierà nulla !!! Chiusa l’esperienza della Cassa del Mezzogiorno le isole Eolie sono state oggetto di uno spreco di risorse pubbliche per garantire ai cittadini eoliani il diritto all’acqua. Oltre 400 milioni di Euro negli ultimi 20 anni!!!! Le risorse in ballo sono importanti, se pensiamo che l’acqua in provincia di Messina dovrebbe costare ai cittadini una media di €/mc 1 , mentre i residenti delle isole Eolie se dovessero pagare la tariffa al costo che paga la Regione e lo Stato , si troverebbero a pagarla circa da un minimo di €.4,8 (quanto costa attualmente il dissalatore di Lipari) ad un massimo di €.13 (quanto paga lo Stato alla compagnia che la trasporta) per metro cubo. In ultimo si è verificata la sostituzione del Prefetto di Messina dal ruolo di Commissario con un soggetto “legato” alla SOGESID , anzi la SOGESID stessa vedi Ordinanza del P.C.M. n. 3738 del 5 febbraio 2009). Infatti il nuovo Commissario nelle Eolie è un Consigliere d’Amministrazione della SOGESID! E non si sa come potrà nella sua attività risolvere il palese conflitto d’interessi. Ovviamente all’arrivo della stagione turistica del 2009 la situazione è immutata ,e vede sempre la presenza della SOGESID che, pur cambiando Governo, è sempre prepotentemente in sella ,anzi rilancia e assume in proprio la protezione dei suoi interessi, mentre i trasportatori d’acqua via mare sottoscriveranno contratti pagati dai contribuenti italiani chissà per quanti anni: ed i cittadini delle Eolie ?? e l’ATI con capofila la Lotti ?? Va evidenziato che a dimostrazione dell’interesse del mercato invece a fare proposte serie, fin dal 2003, un’altra ATI di varie imprese (tra cui la SACCECCAV di Milano insieme alla scrivente che avendo eseguito il progetto preliminare aveva il quadro chiaro delle inefficienze del sistema) aveva presentato una proposta che riguardava la realizzazione e l’ottimizzazione dei sistemi di dissalazione, approvvigionamento idrico, depurazione , e riutilizzo delle acque depurate di tutte le isole Eolie, nel disinteresse della competente Agenzia della Regione Siciliana e del Commissario-Sindaco, che si erano trincerati dietro argomentazioni poco credibili, nonostante si proponesse il finanziamento privato e si richiedesse solo un modesto cofinanziamento pubblico a fronte delle risoluzione complessiva del problema e dell’eliminazione del trasporto dell’acqua con le navi-cisterne. Allora appare forse ipotizzabile, se non una “unica”regia dietro l’esclusione dell’ATI di cui Lotti è capofila, l’esistenza di zone grigie che si alimentano da ingenti risorse pubbliche e che ovviamente anche se non associate tra di loro finiscono per agire in maniera oggettivamente convergente, non gradendo l’attività di chi ha sviluppato delle soluzioni per l’ottimizzazione del sistema . Caro Presidente Napolitano, mi permetta di affermare che questa sintesi finale non è l’astioso punto di vista di un progettista messo da parte, ma l’amaro pessimismo di chi nel nostro paese svolge l’attività di piccola impresa e che dubita fortemente dell’aiuto delle nostre istituzioni che in questi giorni dovrebbero al contrario attuare il recepimento della Small Business Act anche nel nostro paese !! E soprattutto non ci soddisfa la risposta che Assindustria di Messina ha ottenuto dal Prefetto di Messina , a cui aveva richiesto un sollecito intervento in ragione dell’interesse che la vicenda riveste , non solo per tutte le imprese nazionali aderenti a Confindustria Servizi innovativi e Tecnologici, ma anche per gli associati della territoriale (quale l’azienda della quale il sottoscritto è amministratore). L’azione mirava a garantire a tutti gli operatori economici la massima “sicurezza” non solo nei confronti delle organizzazioni criminali ma anche nei confronti della parità all’accesso al mercato, vigilando che tutte le istituzioni pubbliche, rispettino le indicazioni delle Istituzioni dello Stato preposte quali l’Autorità di Vigilanza degli Appalti e l’Antitrust. Il Prefetto di Messina con nota n.372/1312/GAB. del 10 marzo 2009 ha solo comunicato che a partire dalla data non ricopre più l’incarico di Commissario per l’Emergenza e quindi non ha la responsabilità di rispondere alla richiesta dell’Autorità di Vigilanza. Auspichiamo invece che da parte di S.E. “il Prefetto”, avendo gli strumenti per vigilare sulla legalità nel territorio di sua competenza, ci venga data comunque una risposta che affronti il merito del problema segnalato: perché anche il libero mercato dovrebbe essere uno dei valori per il quale vengono sottoscritti i protocolli di legalità !! Messina 15 giugno 2009 Ing. Franco Cavallaro (Presidente dello Studio FC&RR Associati)

, a cura di Peppe Paino

Data notizia: 6/18/2009

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