Lipari- Nel porto rifugio di Pignataro c'è il posto notturno solo per l'aliscafo della Siremar. Per quello della Ustica lines, non ci sono alternative: o resta ormeggiato, in condizioni meteo normali, nel tratto di banchina di Punta Scaliddi, a Sottomonastero, o , quel che è peggio, torna a Milazzo, sfidando il mare in tempesta. Evento verificatosi ben quattro volte in quattro giorni la scorsa settimana. L'alijumbo Messina non può " dormire", così come si dice in gergo, a S.Marina Salina. Il posto è già occupato dal mezzo della stessa compagnia privata che alle 6,30 salpa per il capoluogo di provincia. Non può stazionare a Rinella perchè in porto, il posto è stato assegnato ad un altro mezzo veloce della Siremar. A Vulcano, sicurezza zero, non se ne parla nemmeno. Povero equipaggio della " Ustica": non sta al sicuro da nessuna parte. Alle 6,35 di ogni mattina l'alijumbo deve presentarsi a Salina per trasportare gli studenti a Lipari. Ma con il maltempo comandante ed equipaggio non hanno pace. Anzi, non chiudono occhio. Nelle prime ore del mattino di venerdì scorso, ad esmepio, intorno alle 3, l'inevitabile allarme del marinaio di guardia sul mezzo sballottato dalle prime onde di risacca nella banchina di Punta Scaliddi. " Il bollettino porta mare in tempesta, dobbiamo assolutamente mollare", ha comunicato ai colleghi che si trovavano a letto, negli alloggi situati nel centro di Lipari. Per il responsabile del mezzo, il comandante Salvatore Di Napoli, l'obbligo di mettere al sicuro l'aliscafo soltanto in un modo: tornano a Milazzo. Viaggio di ritorno a Milazzo che spesso viene effettuato, in condizioni meteo marine critiche tali da mettere a rischio l'incolumità dell'equipaggio durante la traversata. Per il comandante di porto dell'ufficio ciricondariale marittimo, Paolo Masella, " purtroppo ,attualmente, a Pignataro dove c'è anche la flotta peschereccia, non ci sono posti disponibili. Così come a Marina corta, dove però dovrebbero iniziare a breve i lavori di prolungamento del molo ex aliscafi ". La vitaccia notturna e non, degli uomini della Ustica, pare, insomma, destinata a continuare. Ma un aliscafo, in più, presente a Lipari, in un periodo di emergenza come quello legato allo Stromboli, non sarebbe certamente di troppo.
a cura di Peppe Paino
Data notizia: 3/13/2007
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