O la revoca della determina o il ricorso al Tar

O la revoca della determina o il ricorso al Tar Lipari- Comunicazione di diffida inviata dai consiglieri del Faro, Gesuele Fonti e Francesco Megna, al Sindaco di Lipari; all’Assessore servizi idrici; al Dirigente del IV settore e al resp. Ufficio legale e p.c. Consulta nazionale Ass. Consumatori e utenti ; Resp. Ufficio idrico; Assessore al bilancio; Dirigente II settore; Difensore civico Avv. Francesco Rizzo e al Presidente Consiglio comunale Oggetto: mancato riscontro a nota 21784 del 9 giugno 2009 avente ad oggetto: “determina sindacale n. 81 del 29 maggio 2009: revoca in autotutela” diffida a rispondere e preannuncio ricorso t.a.r. Con riferimento alla nota prot. n. 21784 del 09/06/2009, inviata dai Consiglieri Comunali scriventi si rassegna quanto segue: la nota di cui in oggetto, a tutt’oggi, non è stata riscontrata dalle SS.LL., sebbene sia trascorso più di un mese dall’invio della segnalazione e nonostante i consiglieri comunali scriventi avessero ventilato GRAVI ED ACCLARATE IPOTESI DI ILLEGGITTIMITA’ della Determina Sindacale n. 81 del 29 Maggio 2009, relativamente alla parte in cui venivano disposti incrementi, con efficacia retroattiva, della tariffa del servizio idrico a partire dall’anno 2008; l’art. 54 del D.Lgs. 446/97 al comma 1 bis precisa che eventuali adeguamenti tariffari, oltre il termine del bilancio previsionale, vanno comunque effettuati “nel corso dell’esercizio finanziario”, pertanto entro e non oltre il 31 Dicembre dell’anno di competenza, ed aggiunge a suggello del precedente periodo che “l’incremento delle tariffe non ha effetto retroattivo”. L’aumento alle tariffe idriche, da € 1,74 per tonnellata ad € 1,95, per gli utenti delle cd. “zone alte” e precisamente di Pianoconte, Quattropani, Lami, Serra, Pirrera, Acquacalda, Santa Margherita, Valle, Pianogreca, Annunziata, Monte Gallina, Sparanello, Ginostra ed Alicudi, è stato incredibilmente disposto nel mese di Maggio 2009, con decorrenza 1 Gennaio 2008, in palese violazione della succitata norma; alla data odierna la Determinazione sindacale 81/2009, non risulta essere stata revocata in autotutela, così come richiesto dai consiglieri scriventi. L’ostinata perseveranza di Amministratori e Dirigenti, potrebbe dar vita a molteplici futuri contenziosi, con possibile ulteriore aggravio di spese a carico dell’Ente ed, in tale circostanza, sicuro danno di natura erariale, certamente evitabile. Per quanto sin qui argomentato e richiamata la ns. nota 21784 del 09-06-2009, che si intende integralmente riproposta I SOTTOSCRITTI CONSIGLIERI COMUNALI Francesco MEGNA e Gesuele FONTI = D I F F I D A N O = le SS.LL., ciascuno per le proprie competenze, a voler riscontrare, ENTRO 5 GIORNI, le note inviate sull’argomento in oggetto, dai Consiglieri scriventi. L’urgenza e la perentorietà sono dettate dalla scadenza imminente del termine ultimo (28 Luglio 2009) per la proposizione, in caso di Vs. ulteriore mancato riscontro, di eventuale opposizione al Tribunale Amministrativo Regionale per la revoca della Determina Sindacale n. 81/2009, che verrà attivata per l’eliminazione dell’illegittimo incremento che il Comune di Lipari ha disposto sulla tariffe dell’acqua, in palese violazione dell’ art. 54 del D.Lgs. 446/97 e successive modifiche ed integrazioni. Al Difensore Civico, per il quale si sollecita l’immediato insediamento a garanzia della legalità e delle legittime prerogative di cittadini ed utenti, si chiede un’audizione URGENTE per la disamina dell’intera materia del servizio idrico integrato, anche al fine di limitare, prevenire e possibilmente dirimere, l’imponente serie di contenziosi potenziali ed in atto vigenti tra il Comune ed i cittadini fruitori del servizio idrico integrato. Con osservanza. Lipari lì, 14 Luglio 2009 Francesco Megna Gesuele Fonti

, a cura di Peppe Paino