Carlo Goldoni colloca nel Settecento e nella splendida Venezia, città di artisti e commercianti, la sua “Vedova Scaltra”, lavoro ricco di intrigo, passione, sensualità e simbolismo. Quattro sono i corteggiatori della giovane, saggia e ricca vedova Rosaura. Diretta dalla maestra Lina Wertmuller, la vedova che calca il palcoscenico del Teatro Eliseo fa ruotare la propria vita intorno all’amore, che trionfa come bisogno reale dell’uomo e che diventa il filo conduttore dell’opera. Unica maschera al centro della scena rimane Arlecchino, a testimonianza della Commedia dell’Arte. In scena si respirano e si preparano le rivoluzioni che distruggeranno l’incipriata eleganza di un secolo. Scene e costumi sono di Enrico Job, che ha immaginato un letto simbolicamente vuoto e triste al centro dell’azione. “La vedova scaltra”, interpretata dalla brava Raffaella Azim, in scena al Teatro Eliseo da stasera fino al 27 gennaio.
, a cura di Daniela Bruzzone
Data notizia: 1/8/2008
dalla nostra Daniela Bruzzone
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